Mercati – Deboli dopo Ifo aspettando Trump-Juncker, a Milano (-0,2%) male Stm

Le Borse del Vecchio Continente si avvicinano al giro di boa perlopiù in territorio lievemente negativo, mentre i futures di Wall Street puntano verso un’apertura poco mossa.

A mezzogiorno il Ftse Mib viaggia poco sotto la parità (-0,2%), dopo i risultati di alcune big cap tra cui Stm, in calo del 4,5 per cento. Variazioni limitate anche per il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), deboli il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).

I riflettori sono puntati sulla Casa Bianca, dove Donald Trump incontrerà il numero uno della Commissione europea Jean-Claude Juncker per discutere di commercio. L’obiettivo è quello di stemperare le tensioni tra Washington e Bruxelles, con Juncker che cercherà di dissuadere il presidente americano dal progetto di introdurre dazi sulle importazioni di auto europee.

Sul fronte macro c’era attesa per l’indice Ifo di luglio, che è risultato sostanzialmente in linea con le attese. L’indicatore che misura la fiducia delle aziende tedesche si è attestato a 101,7 punti (consensus 101,5) quello relativo alle aspettative di business si è fissato a 98,2 punti (attesi 98,3) e la valutazione della situazione attuale a 105,3 punti (104,9 la stima).

L’euro/dollaro rimane in area 1,17, in attesa della riunione della Bce in programma domani. Da Francoforte non si attendono particolari novità in merito ai tassi e al termine del Qe annunciato per fine anno, mentre potrebbero esserci commenti sul tema del protezionismo.

Dollaro/yen stabile a 111,2, si rafforza il cambio sterlina/dollaro a 1,316 dopo che ieri il primo ministro britannico Theresa May ha preso direttamente il controllo dei negoziati con l’Europa sulla Brexit.

Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 68,6 e 74,1 dollari al barile, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa. Oro in rialzo a 1.230 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano cala dal 2,64%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 225 punti base.

A Piazza Affari spicca il calo di STM (-4,5%), nonostante i risultati in linea con le stime e anche superiori in termini di utile netto. Pesano le prospettive sul terzo trimestre, in cui la domanda potrebbe risentire delle incertezze che gravano sulla crescita economica globale e in cui si prevede un margine lordo sotto le attese.

Spinta dai conti, invece, SAIPEM (+1,6%) che ha anche confermato la guidance sull’intero anno.

Vendite su FERRARI (-1,8%), inverte la rotta TELECOM ITALIA (+0,6%) che ha riportato risultati in linea con il piano. Ben intonate MEDIOBANCA (+1,8%), CAMPARI (+1,7%) e MONCLER (+1,5%) che diffonderà oggi a mercati chiusi i dati del semestre. Poco mossa in attesa dei conti FCA (-0,2%), con il nuovo Ceo Mike Manley atteso oggi alla prima conference call con gli analisti.