Hera – Da incorniciare il 1° sem. 2018: utile netto a +12,1% a/a

Ieri mattina il Consiglio di amministrazione dell’ex-municipalizzata bolognese ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati relativi al periodo gennaio-giugno dell’anno in corso, che hanno confermato il trend positivo in atto con tutti i principali valori in crescita.

Il raggiungimento di questi risultati ha premiato ancora una volta il modello di business di Hera, che combina da sempre le leve strategiche della crescita organica e dello sviluppo per linee esterne. Oltre a una importante crescita interna derivante anche da maggiori efficienze, i conti del 1° semestre 2018 hanno beneficiato dello sviluppo delle quote di mercato e dei positivi trend tariffari e dei prezzi.

Nel dettaglio, nei primi sei mesi dell’anno in corso i ricavi complessivi del gruppo guidato da Stefano Venier sono stati pari a 3,18 miliardi di euro, in progresso del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2017 grazie soprattutto alle maggiori attività di trading, ma anche alle maggiori entrate provenienti dalla vendita di gas ed energia elettrica e dall’area ambiente.

A livello di risultati operativi, l’Ebitda di Hera si è attestato a 523,6 milioni, con una crescita del 3,5% rispetto al 1° semestre del 2017, beneficiando del maggior contributo del business del gas (incremento dei volumi venduti e più alta marginalità nell’attività di vendita e trading), di quello ambientale e della divisione ciclo idrico integrato che hanno più che compensato la flessione su base annuale del margine operativo lordo del settore energia elettrica. Nel dettaglio, quest’ultimo è stato influenzato negativamente dai temporanei fermi di alcuni impianti per manutenzioni programmate, mentre è da segnalare un’ulteriore crescita dei clienti in aumento di 82,8mila unità (+8,9%) rispetto al 1° semestre del 2017, arrivando a quota 1,01 milioni di clienti, nonché un incremento del 22,1% dei volumi venduti sia sul mercato libero sia sul mercato della salvaguardia, grazie al rafforzamento continuo dell’azione commerciale e all’ampliamento della base clienti.

In crescita del 4,3% su base annua anche l’Ebit del gruppo bolognese, con la voce ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni che ha registrato un aumento del 2,6% su base annua.

Al di sotto della gestione caratteristica, Hera ha portato a casa un deciso miglioramento della gestione finanziaria nel periodo gennaio-giugno dell’anno in corso, con il risultato negativo che è diminuito del 14,6% su base annua sulla scia di una maggiore efficienza sui tassi e dell’aumento dei proventi finanziari sulle attività commerciali. Notizie positive anche sul fronte fiscale, con il tax rate che è diminuito al 30,7% dal 31,6% del 1° semestre del 2017 grazie all’utilizzo delle opportunità fiscali in materia di iper e maxi ammortamenti in relazione ai consistenti investimenti effettuati in chiave Utility 4.0, oltre che al credito d’imposta per ricerca e sviluppo e alla consuntivazione di benefici già acquisiti, nonché a 4,8 milioni legati a plusvalenze da cessione partecipazioni.

Il conto economico del 1° semestre del 2018 di Hera si è chiuso con un utile netto di 158,1 milioni, in aumento del 12,1% su base annua.

 Sul fronte dello stato patrimoniale al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto di Hera è stato pari a 2,63 miliardi, in aumento del 4% su base annua, ma sostanzialmente stabile rispetto ai 2,61 milioni della fine del 1° semestre del 2017, nonostante il pagamento di maggiori dividendi (9,5 centesimi per azione rispetto ai 9 centesimi distribuiti nei precedenti esercizi).

Nei primi sei mesi del 2018 gli investimenti operativi del gruppo guidato da Venier, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 183,8 milioni, in crescita dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2017. Gli investimenti operativi sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti ed infrastrutture, a cui si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.