4Aim Sicaf (AIM) – 43 milioni per confermarsi leader del mercato

“Da sempre crediamo nell’AIM e l’aumento di capitale ci permetterà di raccogliere fino a 43 milioni per continuare ad investire in società quotate o quotande su questo segmento della Borsa italiana”.

Una storia che per noi, ricorda Giovanni Natali, presidente di 4Ain Sicaf,  “risale alle origini poiché noi del gruppo Ambromobiliare siamo stati pionieri avendo realizzato la prima quotazione il 9 Maggio del 2009”.

E da allora ad oggi, prosegue il capo azienda, “abbiamo assistito 35 quotazioni e  quindi circa un terzo delle 110 società attualmente quotate al mercato AIM”. Una serie di società profondamente diversificate. Da quelle più classiche come Agricola Masi, una realtà con oltre 200 anni di storia ed ancora oggi guidata da una famiglia giunta alla settima generazione, alla supertecnologica Bio-On, la cui capitalizzazione è volata sino al miliardo dal momento della quotazione.

Una leadership che vogliamo confermare anche nel futuro come testimonia l’inizio della seconda fase di raccolta capitali da 43 milioni che 4Aim Sicaf ha deciso di realizzare dando seguito alla delibera assembleare del 10 maggio 2016, quando, scattata la prima parte dell’aumento con una raccolta di 6,75 milioni, si arrivò alla quotazione su Aim Italia nel luglio dello stesso anno.

Risorse grazie le quali abbiamo realizzato i primi investimenti in un numero elevato di realtà quali: Agatos, Alfio Bardolla, Culti, DBA Group, Digital 360, Fervi, Grifal, GPI, Health Italia, Illa, Kolinpharma, Neodecortech, Portale Sardegna, Safe Bag, SMRE, Telesia, Vetrya, Grifal, SoS Travel, Sckuker,

Ma c’è pure altro in quanto, prosegue Natali, “la nostra capacità di essere innovatori si è confermata pure nel 2015 quando abbiamo creato la prima Sicaf autorizzata dalla Banca d’Italia, la nostra 4 Aim Sicaf, costituita per essere strumento di investimento dedicato esclusivamente alle società dell’AIM”

È doveroso ricordare che 4Aim Sicaf ha una doppia anima. Da un lato è attiva come advisor dall’altra come veicolo per investire nelle società dell’AIM. E l’attività di consulenza è importante in questa fase di lancio poiché, come sottolinea Natali, ci permette di coprire i costi fissi, anche se tale attività cesserà nel momento in cui il portafoglio investimenti raggiungerà una dimensione tale da consentire la piena soddisfazione dei soci. Il 2 giugno di quest’anno si è conclusa con successo, anche borsitico, la prima Ipo targata interamente 4aim: Grifal SpA di Bergamo.

Obiettivo al cui servizio saranno dedicati i 43 milioni rivenienti dalla citata seconda fase di raccolta capitali che porterà a 50 milioni l’ammontare complessivo considerando i 6,7 milioni raccolti nel luglio del 2016.

Risorse grazie le quali, precisa il capo azienda, “investire con ancor maggior decisione nell’AIM; un segmento della Borsa Italiana iil cui sviluppo sarà facilitato anche dagli ultimi provvedimenti normativi”

Nel recente passato ci sono infatti stati tre provvedimenti particolarmente importanti, a partire dai PIR (piani individuali di risparmio) e transitando dal credito di imposta relativo ai costi di quotazione sino agli incentivi fiscali per chi investe in PMI innovative.”

Il mercato AIM Italia, che rappresenta quasi la metà dell’universo SMALL CAP investibile PIR, ricopre un ruolo importante all’interno dell’economia nazionale, con interessanti prospettive di crescita legate all’introduzione dei PIR che ha determinato una significativa crescita della liquidità e degli investitori specializzati.

La Legge di Bilancio 2018 ha approvato il credito d’imposta sul 50% dei costi sostenuti per la quotazione in Borsa delle PMI fino al 31 dicembre 2020, per un importo massimo di 500.000 Euro ad azienda.

Infine la Legge di Stabilità 2017 ha introdotto importanti agevolazioni fiscali che rendono più attraente l’investimento sulle PMI innovative quotate su AIM Italia: le agevolazioni fiscali sono previste per gli investimenti in IPO e successivi aumenti di capitale (effettuati anche tramite esercizio di warrant e/o di obbligazioni convertibili); non sono previsti in caso di acquisto del titolo sul mercato.

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