Mercati – Milano resta a galla (+0,4%), in luce Fca

Gli eurolistini mantengono l’intonazione positiva di metà giornata anche dopo il job report Usa e l’avvio poco mosso di Wall Street. Intorno alle 15:50 il Ftse Mib avanza dello 0,4%, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (flat).

Contrastati i dati sul mercato del lavoro statunitense che hanno mostrato 157 mila nuovi occupati, sotto le attese, un tasso di disoccupazione stabile al 3,9% e una crescita mensile dei salari medi orari dello 0,3 %, entrambi in linea con il consensus.

Il mercato del lavoro ha dunque subito un parziale rallentamento, dovuto soprattutto alla mancanza di lavoratori che mantiene sotto pressione i salari piuttosto che a causa delle tensioni commerciali. A tal proposito non ci sono novità sul tema del protezionismo, tornato alla ribalta negli ultimi giorni dopo le minacce di tariffe al 25% su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi da settembre.

Sul Forex il cambio euro/dollaro si indebolisce ulteriormente a 1,157, con la moneta unica penalizzata anche dai dati sottotono sul settore terziario e quelli in chiaroscuro sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona. Stabile il dollaro/yen in area 111,7.

Sull’obbligazionario si registra una nuova impennata del rendimento dei Btp italiani, in controtendenza rispetto agli altri governativi europei e in rialzo al 2,97% (dopo aver sfiorato anche il 3,1%) timori sulla tenuta del governo e del bilancio pubblico, in vista di un meeting fra il ministro Tria e i due vice premier Salvini e Di maio che avrebbe dovuto tenersi già ieri. Lo spread supera quota 256 punti base (con un picco in mattinata a 267 bp), complice la domanda di Bund tedeschi in un clima di limitata propensione al rischio.

Tra le materie prime resta stabile il petrolio con Wti e Brent rispettivamente in area 68,7 e 73,5 dollari al barile, mentre l’oro risale a quota 1.215 dollari l’oncia.

Tornando a Piazza Affari gli acquisti premiano i titoli della galassia Agnelli FCA (+3%), EXOR (+2,9%), CNH (+1,9%), FERRARI (+1,2%) sulle indiscrezioni di interesse da parte di alcuni investitori per Magneti Marelli. Ieri inoltre l’amministrazione Trump ha proposto il congelamento al 2026 degli standard di efficienza dei motori per auto ai livelli del 2020, mossa che richiederà un numero inferiore di vetture elettriche rispetto alle previsioni.

Rimbalza TENARIS (+2,4%), avanzano UBI (+1,6%) dopo i conti e MEDIOBANCA (+1,4%) secondo rumors nel mirino di Elliott.

In fondo al Ftse Mib scivolano CAMPARI (-1,6%), POSTE ITALIANE (-1,4%), BUZZI (-1,4%) e BANCO BPM (-0,7%) che attende i risultati.