Spagna – La crescita decelera ma l’economia rimane vivace

La pubblicazione del Pil iberico del secondo trimestre ha evidenziato la più debole crescita dagli ultimi tre mesi del 2014. Anche i dati preliminari del terzo trimestre sono fin qui deludenti e confermano un certo rallentamento dell’economia spagnola.

Il purchasing managers’ index (PMI) del settore servizi – un indice che raggruppa il sentimento di diverse aziende sull’andamento dell’economia – è calato drasticamente nel mese di luglio da 55.4 punti a 52.9 del mese precedente.

Per quello che riguarda la parte manifatturiera la discesa è stata meno sensibile passando dai 53.4 di giugno ai 52.9 del mese scorso, ma l’indicatore è in decelerazione consecutivamente dal mese di marzo.

Il risultato si aggiunge al dato preliminare della crescita del Paese iberico dello 0,6% sul trimestre precedente rispetto al +0,7% dei primi tre mesi dell’anno.

Sin dall’ultimo trimestre del 2014, l’economia è sempre cresciuta ad un ritmo superiore allo 0,7% sui precedenti tre mesi, ma una decelerazione era prevista in relazione al calo del PMI.

Anche le vendite al dettaglio mostrano un rallentamento del ritmo di crescita dei consumi (+0,2% sul trimestre precedente rispetto al +0,7% dei primi tre mesi)

Su base annua, l’economia è cresciuta del 2,7% nel secondo trimestre rispetto al tre per cento del primo.

Il contributo della domanda domestica è stato del 2,9%, lo 0,1% in più del precedente trimestre, mentre quella esterna ha avuto un impatto negativo dello 0,2%, la stessa dimensione ma di segno opposto rispetto ad inizio anno.

Tutto ciò, incluso nel rallentamento della zona europea non è affatto sorprendente, né preoccupante.

LE PROSPETTIVE

Fatta questa premessa, l’economia spagnola rimane in ottima forma e con buone prospettive per il resto dell’anno.

La forte ripresa del mercato del lavoro, ad esempio, continuerà a sostenere i consumi, al pari del turismo che ormai incide per il 15% nella costruzione del Pil, un settore ancora in crescita sebbene più modesta rispetto ai balzi degli anni precedenti.

In sintesi, dati gli straordinari tassi di crescita degli anni precedenti, sempre al di sopra del tre per cento annuo dal 2015, tale consolidamento non deve essere visto come un elemento di preoccupazione.

Per il 2018 la crescita è prevista al 2,6%, un livello ancora soddisfacente, una delle migliori europee e più del doppio di quella italiana.

Sulla fase di rallentamento regna anche l’incertezza per la situazione politica in Catalogna che ha sicuramente cancellato qualche decimo di punto di Pil nel primo semestre.

La situazione politica sembra ora un po’ più stabilizzata ed il nuovo governo a conduzione socialista dovrebbe avere un approccio più collaborativo e di dialogo con gli indipendentisti, facilitando il rilancio della ripresa economica nella regione più ricca del Paese.