Carige – Oggi previsto un cda per discutere dei rilievi della Bce

Oggi dovrebbe tenersi un cda di Carige per rispondere alla missiva inviata lo scorso 20 luglio dalla Bce in cui Francoforte chiedeva la predisposizione di un nuovo piano di conservazione del capitale entro il 30 novembre bocciando di fatto quello esistente.

È quanto riportano rumor di stampa, secondo i quali tale risposta dovrebbe però essere solo interlocutoria. Si ricorda che ieri anche il consigliere Ilaria Queirolo ha rassegnato le dimissioni.

I vertici dovrebbero ribadire la loro fiducia nel centrare i target patrimoniali previsti per quest’anno, anche senza ricorrere all’emissione del bond subordinato da 300 milioni che l’istituto aveva in mente di lanciare, come sottolineato dal Ceo Paolo Fiorentino durante la presentazione dei risultati semestrali.

Inoltre, non è da escludere che si discuta anche delle quattro offerte ricevute per il pacchetto da circa 400 milioni di Utp che la banca intende cedere, dopo che l’Ad nella conference call ha fatto presente che uno degli interlocutori interessati ha presentato una proposta migliore della attese.

È molto probabile il tutto venga rinviato dopo il 20 settembre, giorno in cui si terrà l’assemblea che probabilmente sancirà il rinnovo integrale del board.

Intanto proseguono gli acquisti su Carige a Piazza Affari. Intorno alle 10:00 il titolo segna un rialzo del 2,1% a 0,0097 euro, dopo lo scatto di oltre il 9% riportato nella seduta di ieri.

Nella giornata precedente le azioni sono state oggetto di scambi molto intensi, pari a 1,45 miliardi di titoli, corrispondenti a circa il 3% del capitale. In vista dell’assise, continuano a rincorrersi vari rumor su come si stanno muovendo i principali soci.

Secondo rumor di stampa, gli acquisti sarebbero stati fatti innanzitutto dai principali azionisti della banca per rafforzare la propria posizione, a partire dalla famiglia Malacalza (cui fa capo il 20,6% del capitale e che ha l’autorizzazione per salire fino al 28%), passando per Raffaele Mincione (titolare di una quota del 5,4% e che potrebbe portarsi a ridosso del 10% o anche oltre previo via libera della Bce).

Inoltre, le stesse fonti riportano che un altro istituto di credito si sarebbe mosso sui titoli Carige; istituto che potrebbe rivelarsi a breve dando una svolta completamente diversa alla vicenda.