Mercati – Piazza Affari resta maglia nera (-1,8%)

Milano rimane fanalino di coda tra le Borse europee, che invece proseguono in territorio positivo sostenute anche dalla partenza in rialzo di Wall Street.

Intorno alle 15:40 il Ftse Mib arretra dell’1,8% appesantito da Atlantia (-22%), mentre avanzano il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%). Gli indici americani guadagnano in apertura fra lo 0,6 e l’1,1%, grazie anche all’annuncio di un incontro a fine mese tra il vice ministro del commercio di Pechino e il suo omologo statunitense per ripristinare le trattative sul commercio ed evitare ulteriori dazi.

Dinamica che consente allo yuan di recuperare terreno sul dollaro, riportando il relativo cambio a quota 6,9. Prosegue anche la rimonta della lira turca che risale dai minimi di inizio settimana fino a 5,75 rispetto al biglietto verde, sostenuta anche dalla volontà del Qatar di investire circa 15 miliardi di dollari per sostenere l’economia del paese. Cambio euro/dollaro in lieve rialzo a 1,138 mentre la sterlina è poco mossa dopo i dati positivi sulle vendite al dettaglio del Regno Unito, nel giorno in cui riprendono i colloqui per la Brexit a Bruxelles.

Fra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 65 e 70,9 dollari al barile, dopo il calo di ieri innescato dall’aumento a sorpresa delle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund scende a 282 punti con il rendimento del primo a quota 3,13 per cento.

Tornando a Piazza Affari il focus resta su ATLANTIA (-21,9%), schiacciata dalla minaccia del governo di revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia in relazione al crollo del viadotto di Genova.

Contrastati i titoli bancari e industriali, male i petroliferi e la tecnologica STM (-3,8%). In controtendenza UNIPOL (+3,1%), ancora sostenuta dai risultati pubblicati settimana scorsa, oltre a BUZZI (+2%).