Utility – Comparto debole, Snam (+0,4%) tra i pochi segni positivi

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato una flessione dello 0,8% al di sotto del corrispondente indice europeo (+0,3%) ma facendo meglio del Ftse Mib (-1,8%).

A pesare sul principale listino milanese Atlantia che ha ceduto il 22,3 per cento, mentre sul fronte internazionale si segnala che è stato annunciato un incontro per fine mese tra il vice ministro del commercio cinese e il suo omologo statunitense per cercare di evitare di inasprire il conflitto.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund è sceso a 279 punti con il rendimento del primo a quota 3,11 per cento.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Snam (+0,4%).

Tra le Mid ha fatto meglio Hera seppur con una flessione dell’1 per cento. Deboli anche le altre società a media capitalizzazione del comparto a partire da Acea (-2,1%), seguita da Falck Renewables ed Erg, entrambe con un -2,3 per cento.

In calo del 2,5% Iren che il prossimo mese di settembre presenterà un nuovo piano industriale che potrebbe prevedere un ulteriore rafforzamento del settore ambiente e rifiuti, anche attraverso acquisizioni. Secondo fonti di stampa tra le possibili società nel mirino di Iren vi sarebbe la torinese San Germano, in capo alla francese Derichebourg, senza dimenticare il dossier rifiuti a Genova. Sul fronte M&A l’ultima importante operazione portata a casa dal gruppo guidato da Bianco è stata Acam La Spezia.

Infine tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Biancamano con un +2,6 per cento.

Sostanzialmente invariata Edison (-0,2%) che, secondo fonti di stampa, potrebbe aver trasferito le attività E&P di gas e petrolio in una newco, denominata Edison Exploratione & Production, nell’ambito di un più vasto piano di riorganizzazione aziendale.