Obbligazioni – L’accordo Usa-Messico non smuove il T-bond

Nel pomeriggio i futures sui principali indici Usa si muovono al rialzo, in scia alla chiusura ben positiva di ieri.

Il rendimento del T-Bond resta impassibile vicino al 2,85%, con il biglietto verde in continuo arretramento sulla moneta unica, mantenendo il cambio euro/dollaro in area 1,172.

A tenere banco nelle ultime ore è sicuramente il raggiungimento dell’accordo commerciale Usa-Messico, che sostituirà il “precedente” NAFTA. Dall’intesa dovrebbe beneficiarne soprattutto il settore dell’automotive, oltre che quello agricolo, ma degno di nota è l’esclusione del Canada da tutto ciò. Al riguardo, infatti, sarà importante monitorare le prossime mosse di Washington per avviare un dialogo con Ottawa e stando alle parole del presidente statunitense, Donald Trump, una telefonata al primo ministro canadese è prevista al più presto.

Invece, in merito ai rapporti con Pyongyang, le ultime indiscrezioni riportano che alla base della cancellazione del viaggio del segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, in Corea del Nord vi sarebbe una lettera bellicosa inviatagli da un alto funzionario nordcoreano.

Passando all’agenda macro, è emerso che le scorte all’ingrosso statunitensi, a luglio, sono cresciute dello 0,7%, battendo le attese e il dato precedente.

Nel Vecchio Continente i principali listini europei si muovono a due velocità, con Milano e Madrid le piazze peggiori.

In una giornata scarna di particolare eventi significativi, i riflettori si spostano lungo la curva dei rendimenti, dove i governativi tricolore decennali invertono la rotta dopo una mattinata rialzista riportando una variazione di tre centesimi. In particolare, nel tratto a medio/lungo gli yield restano ancorati ai valori precedenti. Lo spread sui decennali Italia-Germania si contrae a 275 punti base dai 279 pb di ieri.