Bce – Aggiornamento mensile sull’acquisto di titoli

Settembre rappresenta l’ultimo mese in cui il ritmo di acquisti netti di titoli da parte della Bce raggiungerà quota 30 miliardi. Da Ottobre, come comunicato con la decisione dello scorso giugno, questo importo verrà dimezzato.

E’ importante ricordare che si tratta degli acquisti che vanno a incrementare il portafoglio esistente, restando quindi immutata la politica di reinvestimento di quanto giungerà a naturale scadenza.

Settembre, per esempio, vede scadenze per poco meno di 9 miliardi e ottobre di quasi 24 miliardi, il che significa che la potenza di fuoco dell’Eurotower non cambia di molto, anche perché il vincolo dei riacquisti è molto più flessibile nei modi e nei tempi di quanto non si possa pensare.

Fatta questa premessa, i dati di agosto mostrano un’azione più blanda. L’ammontare netto dell’intervento di Francoforte si ferma poco sotto 25 miliardi, quindi appena sopra l’80% del potenziale a disposizione.

Tutte e quattro le macroclassi di attivi vedono un rallentamento ed in particolare il programma dedicato agli Abs (asset-backed securities), che segna addirittura un decremento di 500 milioni.

Il portafoglio complessivo della Bce si porta quindi a 2.510 miliardi, mantenendo invariata la sua composizione complessiva in termini qualitativi.

In ultimo, guardando ai soli corporate bond e leggendo tra i dati che vengono messi
a disposizione, è interessante osservare la ripartizione di questo segmento degli investimenti per categoria di rating che vede solo l’11% figurare nel “top” dell’higher investment grade (riassunto approssimativamente come ‘AA’), il 43% nella categoria “mid” (‘A’) e il 46% nel lower investment grade (‘BBB’).

I titoli emessi da aziende italiane, per inciso, pesano a prescindere dal rating per il 12 per cento.