Analisi tecnica – A2A: livelli chiave da monitorare nel breve periodo

Sulla tenuta del supporto statico, ma anche dinamico, individuabile a 1,459 euro, le quotazioni dei titoli della principale multi-utility lombarda quotata hanno effettuato un rimbalzo, giungendo a ridosso delle tre medie mobili prese in considerazione, cioè quella a 200, a 100 e a 50 osservazioni, attualmente in transito nell’area compresa tra 1,533 euro e 1,541 euro.

Il superamento di questa resistenza dinamica, ma anche statica, potrebbe consentire ai corsi delle azioni A2A di trasformare l’attuale rimbalzo in un vero e proprio trend rialzista di breve periodo, con il successivo livello da monitorare individuabile a 1,583 euro. Nel caso di rottura al rialzo anche di questa barriera, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Luca Valerio Camerano potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo individuabile a quota 1,618 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a 1,65 euro.

L’eventuale cedimento del supporto statico posizionato a 1,494 euro, al contrario, potrebbe rappresentare per i corsi delle azioni A2A un segnale di debolezza che, tuttavia, dovrà essere confermato dalla rottura al ribasso del sopracitato supporto posizionato a 1,459 euro. In questo scenario negativo, le quotazioni dei titoli del settore utility potrebbero scivolare rapidamente verso un primo obiettivo ribassista a quota 1,428 euro e verso un secondo posizionabile a quota 1,392 euro.

La performance da inizio 2018 dei titoli A2A è pari al -2,1%, mentre il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,5125 euro, con un potenziale rialzista dell’11,9 per cento.

Prezzo di riferimento: 1,51 euro

 

+9,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,65 euro;

+7,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,618 euro;

+4,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,583 euro;

+2,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,541 euro;

 

-1,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,494 euro;

-3,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,459 euro;

-5,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,428 euro;

-7,8 % è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,392 euro.