Tecnologia – Stm ancora in calo (-1,8%)

Altra seduta sottotono per il Ftse Italia Tecnologia (-1,5%) che sottoperforma l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-0,3%) e il Ftse Mib (-0,3%).

Piazza Affari sconta anche qualche presa di profitto dopo i rialzi di lunedì, in una giornata complessivamente prudente per le borse europee, complici i timori commerciali che continuano a preoccupare gli investitori, nonostante il recupero nel finale sostenuto dalla rimonta del greggio. Cresce l’attesa per la riunione della Bce di giovedì, mentre sul fronte Brexit filtra ottimismo dopo le ultime dichiarazioni del capo negoziatore Ue Michel Barnier, che ritiene realistico un accordo entro novembre. Buoni spunti dall’agenda macro, con il miglioramento dell’indice Zew di settembre che contribuisce a sostenere l’euro in area 1,16 dollari.

Tornando al settore IT piazza Affari, la big cap Stm archivia gli scambi in ribasso dell’1,8% ancora frenata dal possibile impatto dei dazi sulla domanda. In lieve rialzo invece la tlc Telecom Italia (+0,3%) dopo la presentazione dell’offerta per le frequenze destinate al 5G e il botta e risposta dei giorni scorsi tra il fondo Elliott e il primo azionista Vivendi.

Debole la mid cap Reply (-0,7%) mentre fra le small cap avanza Esprinet (+4%) prima dei risultati semestrali.

In flessione Exprivia (-1,2%), che ha deliberato oggi la fusione per incorporazione nella capogruppo di Exprivia Enterprise Consulting e Tas (-1,6%), scelta da Esport Management per il disegno dell’architettura e l’implementazione dell’infrastruttura IT della propria piattaforma di gioco. Flat Tecnoinvestimenti (-0,2%) il cui azionista Cedacri ha richiesto l’esercizio della seconda tranche di Warrant 2016-19.

Leggermente in rosso Tiscali (-0,6%) che ha avviato le negoziazioni con i principali azionisti (ICT e Sova Disciplined Equity Fund) per la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile cum warrant per massimi 15,6 milioni e ha rinviato l’approvazione della semestrale per completare la predisposizione di un nuovo piano industriale, a seguito delle recenti operazioni straordinarie.