Mercati – Milano maglia rosa (+1,1%) con spread in netto calo

Chiusura tonica per il Ftse Mib, in rialzo dell’1,1% a 21.111 punti. Positivo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), flat il Ftse 100 di Londra, deboli il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Sottotono nel frattempo gli indici americani, in particolare il Nasdaq a -0,8% sui timori commerciali.

L’amministrazione Trump è pronta ad annunciare nuovi dazi del 10% su prodotti cinesi per 200 miliardi di dollari. Le nuove tariffe, seppur inferiori al 25% inizialmente ipotizzato, portano a 250 miliardi di dollari l’ammontare complessivo delle importazioni colpite, grossomodo la metà del valore totale di beni cinesi venduti negli Usa lo scorso anno. Pronte le contromosse da parte della Cina, che dovrebbe anche rifiutare l’invito a riaprire i negoziati avanzato la settimana scorsa dal segretario al Tesoro statunitense Steven Mnuchin.

Sul Forex l’euro/dollaro si riavvicina a quota 1,17, mentre il dollaro/yen rimane in area 112. In mattinata sono stati diffusi i dati finali di agosto sull’inflazione dell’Eurozona che hanno confermato la flessione al 2% (1% l’indice core).

Per quanto riguarda l’Italia l’attenzione rimane sulla nuova legge di bilancio prevista per la prossima settimana, mentre lo spread Btp-Bund scende a 238 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo di 14 bp al 2,84% (fonte Bloomberg), in scia alle indiscrezioni secondo cui il ministro Giovanni Tria vorrebbe fissare per il rapporto deficit/pil un target pari all’1,6% nel 2019.

Tra le materie prime, infine, l’oro oscilla intorno a 1.200 dollari l’oncia, mentre arretrano di circa mezzo punto percentuale le quotazioni del greggio con Wti e Brent rispettivamente a 68,4 e 77,9 dollari al barile.

A Piazza Affari recupera terreno TELECOM ITALIA (+4%), ben intonata come BANCO BPM (+3,6%) e MEDIASET (+2,9%), in scia alle indiscrezioni secondo cui Berlusconi e Salvini avrebbero trovato un accordo che prevede la nomina di Marcello Foa alla presidenza della Rai, candidatura già bocciata dalla commissione di vigilanza e quindi in teoria non più presentabile, a patto che Mediaset ottenga dei vantaggi in termini di pubblicità, che le permettano di superare il tetto massimo di pubblicità in Tv fissato dal M5S.

Sottotono STM per lo stacco della cedola trimestrale di 6 centesimi di dollaro per azione, e FERRARI (-1,4%) in attesa dei dettagli sul piano al 2022 che arriveranno dal Capital Market Day tra oggi e domani.

Poco mossa FCA (+0,4%), che secondo fonti di stampa starebbe per concludere la cessione di Magneti Marelli a Kkr, con il fondo di private equity che avrebbe però chiesto uno sconto di oltre 1 miliardo rispetto alla richiesta del gruppo di 6 miliardi.