Servizi Finanziari – Utile netto in aumento (+3%) nel 2Q 2018

Nel secondo trimestre del 2018 il settore dei servizi finanziari ha registrato un incremento del 6% annuo dei ricavi e del 2,9% a/a dell’utile netto, nonostante le incertezze e la volatilità che hanno caratterizzato l’andamento dei mercati finanziari.

L’andamento del settore del risparmio gestito nel secondo trimestre del 2018 è stato significativamente influenzato dall’incremento della volatilità dei mercati finanziari rispetto al corrispndente periodo dello scorso anno.

Nonostante le incertezze economiche, con l’impennata dello spread italiano nel mese di maggio che ha avuto un effetto negativo su Borsa e titoli di Stato, i ricavi del settore hanno messo a segno un incremento del 6% rispetto al secondo trimestre 2017. A trainare la crescita sono stati soprattutto Banca Mediolanum e Fineco che hanno registrato rispettivamente una crescita annua dei ricavi del 15,1% a 287 milioni e dell’11,1% a 156 milioni. Al contrario, la diminuzione delle commissioni di performance ha influenzato negativamente i ricavi di Azimut (-3,6% a/a) e Banca Generali (-3,1% annuo). Azimut è stata inoltre penalizzata da un decremento dei ricavi assicurativi (-5,5% a/a).

Banca Mediolanum ha registrato un incremento dell’11,1% dei ricavi rispetto al periodo di confronto grazie all’incremento sia delle commissioni di gestione e sia quelle di performance, queste ultime nonostante il difficile contesto di mercato.

Fineco, che ha un’attività ripartita in diverse aree di business, ha registrato un andamento positivo sia nel trading sia per quanto riguarda il margine di interesse, nonché ha evidenziato una crescita delle commissioni (pari a 74,5 milioni, +14,6% a/a).

Passando al risultato netto di gestione, il settore ha nel complesso visto una crescita del 12% annuo di questa voce. Anche in questo caso trainata dall’incremento messo a segno da Banca Mediolanum (+31,5% a/a a 137 milioni) e da Fineco (+20,4% annuo a 95 milioni).

Anche a livello di utile netto il comparto ha mostrato una crescita rispetto allo stesso periodo all’anno precedente. Nel complesso, nel secondo trimestre 2018 si è registrato un utile netto di 271,6 milioni in confronto ai 264 milioni del periodo aprile-giugno 2017 (+2,9% a/a). La migliore performance è stata realizzata da Fineco, che ha messo a segno una crescita del 26% dell’utile netto.

Per Banca Mediolanum, invece, la crescita dell’utile netto è stata limitata al 4% a 115 milioni rispetto al secondo trimestre 2017, poiché il dato dell’anno precedente includeva la plusvalenza per la cessione della quota di Banca Esperia.

Azimut, invece, ha registrato un decremento dell’utile netto pari a 46 milioni (-4,4% rispetto all’anno precedente), mentre quello di Banca Generali è risultato inferiore del 16% a 43,5 milioni anche a causa di 3,8 milioni di oneri legati all’applicazione del nuovo principio Ifrs9.

Tutte e quattro le società di asset management analizzate sono riuscite ad aumentare la raccolta nel secondo trimestre, anche se lievemente (+0,9% a 251 miliardi rispetto a fine 2017). Notizia positiva che mostra la buona capacità di attrarre capitali nonostante l’andamento più incerto del mercato e che ha infatti aumentato le commissioni nette generate nel trimestre.

I migliori del gruppo in questo caso sono stati Banca Generali, che nel periodo ha lanciato diversi prodotti innovativi quali la Sicav Lux Im, e Fineco, entrambe cresciute dell’1,3 per cento.