Obbligazioni – Il decennale americano si riporta sopra il 3%

Il T-bond chiude il martedì e riapre stamane con un rendimento del 3,06%, quindi al di sopra di quella soglia psicologica che non toccava più dalla fine dello scorso maggio.

È un segnale importante che arriva proprio il giorno in cui lo stesso Dipartimento del Tesoro americano ufficializza il dato sul flusso netto di investimenti esteri in titoli del Tesoro, dato che ritrova un segno positivo e risulta pari a quasi 19 miliardi di dollari in luglio dopo il deflusso di 48,6 miliardi del mese precedente.

Comincia il conto alla rovescia per la riunione settembrina della Fed e, considerato che il movimento di rialzo dei tassi è esteso all’intera curva e confermato anche dal rialzo del rendimento dei Treasury Bills a un mese assegnati in asta proprio nella sessione di ieri, è logico concludere che gli investitori si posizionano con la dovuta cautela.

Il dollaro apre attorno a 1,17 o poco sotto contro euro, dopo che già nella mattinata di ieri aveva contraddetto il tentativo di volersi indebolire ulteriormente.

In Europa l’ottimismo generalizzato delle chiusure delle piazze azionarie estere trova conferma in aperture con il segno positivo, mentre i titoli obbligazionari segnano il passo con movimenti quasi impercettibili che si traducono in variazioni di rendimento frazionali.

Battuta di arresto anche per i Btp dopo la lunga corsa di questi giorni che tradisce ormai un’impermeabilità relativa alle notizie sul fronte della politica.

Stesso comportamento per i corporate high-yield, che segnano un’ulteriore limatura sulle emissioni in euro il cui spread tocca quota 350 punti base; invariato invece quello dei titoli in dollari in coerenza con quanto detto all’inizio.