Utility – Seduta incolore, poco mosse le Big

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,2% al di sotto sia del corrispondente indice europeo (+0,1%) sia del Ftse Mib (+0,6%).

Andamento quest’ultimo all’indomani del previsto annuncio di nuovi dazi del 10% da parte degli Usa su 200 miliardi di prodotti cinesi, che saliranno al 25% a partire dal 2019.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp è sceso sotto il 2,78% con uno spread dal Bund  ridotto di circa 8 bp a 230 punti base.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Terna che ha chiuso in perfetta parità.

Poco mosse anche le altre Big del comparto a partire da Italgas (-0,1%), seguita da Enel (-0,2%) che, attraverso la propria controllata per le rinnovabili, ha avviato la costruzione del parco eolico Amistad II da 100 MW nello stato settentrionale messicano di Coahuila. Inoltre si riporta che Goldman Sachs ha alzato sui titoli del colosso elettrico italiano il prezzo obiettivo a 5,60 euro dal precedente target price pari a 5,10 euro, confermando inoltre la raccomandazione Buy.

Tra le Mid ha fatto meglio Falck Renewables (+1%) mentre Ascopiave  ha chiuso in frazionale rialzo (+0,5%). In sostanziale parità tutte le altre società a media capitalizzazione del comparto.

Infine tra le Small la migliore è stata Biancamano (+2,7%). Invariata invece Acsm Agam su cui si riporta che si è riaperto il 17 settembre il periodo di adesione all’Offerta pubblica d’acquisto obbligatoria totalitaria promossa da A2A e da Lario Reti Holding su massime 26.264.874 azioni ordinarie della società lariano-brianzola non ancora possedute (circa il 13,31% del capitale). Al 17 settembre 2018 gli strumenti finanziari di Acsm Agam apportati complessivamente durante la riapertura dei termini ammontano a 7.300. Azioni che insieme alle 14.221.841 azioni apportate durante il periodo di adesione, rappresentano circa il 54,2% degli strumenti oggetto dell’offerta.