La settimana appena iniziata sarà una tappa chiave per l’esecutivo italiano. Gli investitori hanno infatti messo in agenda la giornata di giovedì, quando si procederà all’aggiornamento della nota del Def.
Intanto, le principali forze di governo si sono incontrate in mattinata a Palazzo Chigi ed è probabile che durante il vertice siano proseguiti i dialoghi sui temi cardine della prossima manovra finanziaria.
Lungo la curva i rendimenti dei Btp biennali e quinquennali si muovono al ribasso, interrompendo la stasi della mattinata con variazioni contenute di 2 e 3 centesimi. Invece nel lungo periodo, gli yield proseguono la discesa attestandosi al 2,90 per cento. Lo spread sui decennali Italia-Germania si allarga a 243 punti base dai 222 pb di venerdì, un rialzo riconducibile a una motivazione tecnica derivante dal cambiamento del titolo benchmark di riferimento.
Dall’agenda macro è emerso che l’indice Ifo, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 103,7 punti, battendo le attese (103,2 punti) e di poco sotto all’ultima rilevazione.
Muovendoci Oltreoceano, si inaspriscono sempre più le tensioni commerciali tra Washington e Pechino, con l’entrata in vigore dei nuovi dazi e la conseguente cancellazione del vertice tra i rappresentati delle due superpotenze previsto in settimana.
In tale contesto il T-bond resta al 3,07%, mentre il dollaro arretra sulla moneta unica facendo risalire il cambio in area 1,176.