Nel pomeriggio le principali piazze europee scambiano in frazionale ribasso, con Milano in calo dell’1,3 per cento.
Il tutto, all’indomani della pubblicazione ufficiale della Nota di Aggiornamento del Def in Italia, che ha sostanzialmente confermato i nuovi target per il rapporto deficit/Pil – già preannunciati negli ultimi giorni – che dal 2,4% per il 2019, scenderà al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021.
Lungo la curva degli yield dei governativi italiani prosegue il rialzo con variazioni comprese tra i 4 e i 10 centesimi. Il rendimento del decennale tedesco continua ad alzarsi, toccando lo 0,55% e portando lo spread Btp-Bund in area 286 punti.
Muovendoci Oltreoceano, il rendimento del T-bond sale di 2 pb al 3,21%, superando la
soglia del 3,20% per la prima volta da Aprile 2011 mentre il biglietto verde continua ad arretrare sulla moneta unica portando il cambio euro/dollaro in area 1,153.
Sempre negli USA, sono usciti quest’oggi i dati “non farm payrolls” di settembre chehanno evidenziato la creazione di 134 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo. Il tasso di disoccupazione, calcolato su diversa base statistica, è diminuito oltre le attese attestandosi al 3,7 per cento. Il dato sui nuovi impieghi è risultato tuttavia inferiore alle aspettative (185 mila unità).