Pomeriggio incerto per i principali listini del Vecchio Continente con Piazza Affari che scambia intorno alla parità.
Il clima di incertezza continua a pervadere l’Europa su vari fronti.
Partendo da casa nostra, il Governo deve trovare una definizione condivisa tra le varie anime che lo compongono per la manovra che sarà chiamata a presentare a Bruxelles nella giornata di oggi. Le elezioni in Bavaria segnano un cambio di passo, manifestando l’intenzione dell’elettorato tedesco di muoversi verso partiti meno tradizionali. Al di là della Manica, il tema Brexit stenta a decollare, nonostante l’ennesimo incontro avvenuto nel fine settimana.
Questo clima caratterizza la timida risalita lungo la curva dei rendimenti della mattinata con variazioni comprese tra i 2 e i 3 centesimi e con lo spread tra il decennale italiano e il corrispondente tedesco salito a 306 punti dai 303 di venerdì.
Puntando lo sguardo oltreoceano, non si spengono i riflettori sulle vicende commerciali tra Usa e Cina. Un contesto dove pesa non solo il rialzo dei tassi di interesse sul Treasury americano ben oltre la soglia del 3%, ma anche i timori per la crescita globale, che hanno portato il Fondo Monetario Internazionale a rivedere le proprie stime di crescita globale, annunciando un periodo di ulteriore volatilità sui mercati.
Nei rapporti tra le due superpotenze parrebbero, in base ai rumor di stampa, fare capolino tiepidi segnali distensivi, data l’intenzione del presidente Usa, Donald Trump, di incontrare il leader cinese, Xi Jinping, al vertice del G20 di Buenos Aires il prossimo mese. Intenzioni confermate dal consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow , nonché dal segretario al Tesoro statunitense, Steven Mnuchin.
Si segnala poi, il rialzo del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 71,9 e 81,3 dollari al barile dopo la minaccia, da parte del presidente Usa Donald Trump, di sanzioni nei confronti dell’Arabia Saudita in merito al presunto coinvolgimento del Paese nella scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi. Affermazioni a cui l’Arabia ha risposto facendo sapere che respingerà eventuali misure punitive.
Contesto nel quale il rendimento del T-Bond si attesta intorno al 3,144% mentre il cambio euro/dollaro si trova a 1,1585.
