Assicurazioni – Per il settore stimati anticipi fiscali per 900 mln

Nella manovra del Governo approvata nella serata del 15 ottobre sono previste misure che andranno ad impattare sia sulle compagnie assicurative sia sugli assicurati.

In particolare, sono previste modifiche della Rc auto che andrebbero ad impattare sui consumatori. Dal comunicato del consiglio dei Ministri si legge che sarà realizzata una “Rc auto equa, con canoni differenziati rispetto al territorio”. Questo punto non è chiaro e molte ipotesi sono state avanzate a riguardo.

L’ipotesi che viene ritenuta più probabile, secondo indiscrezioni di stampa, è la creazione di una tariffa Rc auto equa per tutte le province d’Italia. Ossia, verrebbe meno il principio secondo il quale la tariffa pagata dall’assicurato dipende dalla rischiosità dell’area in cui è residente, e in sostituzione si applicherebbe una quota uguale per tutti a prescindere dalla residenza.

Eliminare la discriminazione territoriale tramite una tariffa unica significa “spalmare” il maggiore costo sopportato dagli automobilisti residenti in zone con la più alta probabilità di sinistri e truffe su quelli residenti in zone più “virtuose”.

Secondo alcune stime che stanno circolando, la tariffa unica diminuirebbe del 65% il costo della Rc auto a Napoli, del 5% a Milano e Torino, mentre aumenterebbe a Trento del 25% e a Bolzano del 40 per cento.

Inoltre, le compagne assicurative verranno gravate dall’incremento del tasso dell’acconto d’imposta sui premi assicurativi, che sarà pari al 75% nel 2019, al 90% nel 2020 e al 100% nel 2021 e gli anni successivi. Attualmente è invece al 59% nel 2019 e al 74% nel 2020. L’attuazione di tali provvedimenti incrementerà gli anticipi fiscali delle Ccompagnie assicurative di 900 milioni nel 2019, secondo i calcoli dell’esecutivo.