Banco Bpm – Approvata l’incorporazione di Banca Popolare di Milano

Banco Bpm incorpora la Banca Popolare di Milano, e due società immobiliari, in anticipo sulla tempistica prevista con lo scopo di accelerare i benefici economici del processo di semplificazione della struttura e la riduzione dei costi.

Banco Bpm accelera nel processo di snellimento e riorganizzazione societaria del gruppo. Il cda dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha approvato ieri il progetto di fusione per incorporazione della Banca Popolare di Milano nel Banco Bpm. Stessa decisione anche per Società Gestione Servizi Bp e Bp Property Management, che saranno incorporate in Banco Bpm.

Tali operazioni avevano già avuto il via libera dalle assemblee delle società incorporande ed in particolare: dall’assemblea di Bpm, in data 26 settembre 2018, e dalle assemblee di Sgs e di Bp Property, proprio ieri.

“Le operazioni di incorporazione” – spiega una nota del gruppo – “si inseriscono nell’ambito delle iniziative di razionalizzazione dell’assetto societario ed operativo del gruppo Banco Bpm e rispondono ad esigenze di semplificazione della struttura, di ottimizzazione e valorizzazione delle risorse e di riduzione dei costi, ponendosi in logica successione alle azioni già realizzate nell’ambito del processo di integrazione tra i due ex-gruppi Banco Popolare e Bpm”.

Il passaggio è stato quindi reso più veloce rispetto alla tempistica prevista al debutto del gruppo, nel gennaio 2017, che prevedeva tre anni di autonomia per Banca Popolare di Milano. Ma si tratta di un passaggio necessario affinché la nuova organizzazione della rete possa dispiegare i suoi benefici.

Le fusioni saranno realizzate secondo le forme semplificate previste per le società interamente possedute dall’incorporante. Una modalità operativa resa possibile dal fatto che Banco Bpm è già detentore del 100% del capitale sociale di Bpm e procederà in tempo utile ad acquistare direttamente le partecipazioni, 
attualmente detenute indirettamente per il tramite di società controllate, nel 
capitale di Sgs (31,23%) e Bp Property (7,15%), nonché le 
residue partecipazioni detenute da soci terzi nel capitale di Sgs (0,44%) e Bp Property (0,54%), in forza di contratti di opzione allo scopo già sottoscritti.

Le azioni di Bpm, Sgs e Bp Property in esito alla fusione saranno annullate senza concambio.

Si prevede che la fusione per incorporazione di Bpm nel Banco Bpm avrà efficacia nel corso del mese di novembre 2018, mentre quella di Sgs e di Bp Property avrà efficacia nel corso del mese di gennaio 2019.

Ai fini contabili e fiscali l’efficacia decorrerà dal 1° giorno dell’esercizio sociale in corso al tempo in cui le operazioni di fusione dispiegheranno i propri effetti.