Mercati – Piazza Affari ed Europa negativi in scia a futures Wall Street

Dopo aver annullato il rimbalzo iniziale le Borse continentali passano in territorio negativo, seguendo il peggioramento dei derivati sugli indici azionari americani che arretrano dello 0,3% circa. Intorno a mezzogiorno il Ftse Mib cede lo 0,3%, debole come il Dax di Francoforte (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), invariato il Cac 40 di Parigi, in frazionale rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

Le prime trimestrali statunitensi migliori delle attese hanno ridato parzialmente vigore all’equity dopo il tracollo della scorsa ottava ma i fattori di incertezza che avevano innescato il sell-off continuano a pesare sui listini. I fattori di rischio infatti rimangono molteplici, dalla Brexit, alla situazione dei conti pubblici italiani, passando per le tensioni commerciali Usa-Cina, il nervosismo tra Stati Uniti e Arabia saudita per la scomparsa del giornalista Khashoggi, i dubbi sulla crescita globale nel futuro e le divergenze fra Trump e la Fed sulla politica monetaria. A questo proposito, saranno importanti le indicazioni che emergeranno dai verbali relativi all’ultima riunione della banca centrale a stelle e strisce, in uscita questa sera.

Sul Forex l’euro/dollaro resta pressoché invariato in area 1,157 dopo i numeri finali sui prezzi al consumo di settembre, che hanno confermato l’indice al 2,1% e il dato core allo 0,9 per cento. Stabile anche il dollaro/yen poco sopra quota 112, mentre la sterlina arretra a 1,315 dollari in scia ai dati deboli sull’inflazione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta sotto quota 300 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,44%, dopo che l’approvazione della manovra da parte del governo lunedì sera ha contribuito a rasserenare parzialmente il clima.

Ora l’attenzione si concentrerà sul responso della Commissione europea, dopo che Bruxelles ha ampiamente criticato nelle scorse settimane le misure annunciate da Roma. Altro appuntamento importante è quello con i pronunciamenti delle agenzie di rating, con Moody’s e S&P che comunicheranno i loro verdetti il 26 ottobre.

Tra le materie prime l’oro si conferma in area 1.227 dollari l’oncia mentre il petrolio arretra leggermente, con Wti e Brent rispettivamente a quota 71,7 e 81,3 dollari al barile in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

A piazza Affari gli acquisti premiano soprattutto STM (+3,1%) sostenuto dal buon andamento del settore tecnologico anche grazie ai conti di Asml. In evidenza pure MONCLER (+1,4%) e BPER (+1,6%). Contrastati gli altri bancari, con UNICREDIT a +0,8% e INTESA a -0,2 per cento. Sottotono FINECO (-1,9%) e FCA (-1,8%) dopo il crollo del 31,4% delle vendite in Europa registrato a settembre.