Mercati Usa – Apertura in calo su attese rialzo dei tassi di interesse

Avvio negativo a Wall Street all’indomani della diffusione delle minute della Federal Reserve, che hanno confermato la volontà della banca centrale americana di proseguire nel percorso di graduale rialzo dei tassi di interesse. Dopo pochi minuti di scambi, i tre indici principali arretrano di circa sei decimi di punto percentuale.

Dai verbali del meeting del Fomc del 25-26 settembre è emersa l’opinione condivisa tra i membri del board sulla necessità di alzare ulteriormente il costo del denaro, nonostante le critiche del presidente Usa Donald Trump secondo il quale la Fed starebbe procedendo troppo rapidamente.

Salvo eventuali sorprese quindi sembra sempre più probabile un’ulteriore stretta nella prossima riunione di dicembre, mentre altri tre rialzi sono previsti nel 2019 dopo i tre interventi già operati quest’anno.

Prospettive che hanno contribuito a far risalire il rendimento del T-bond oltre la soglia del 3,2% e sostenuto inizialmente il biglietto verde, che ha toccato un picco intraday a 1,1482 nei confronti della moneta unica.

Il cambio euro/dollaro si è poi stabilizzato in area 1,15, mentre il dollaro/yen viaggia a 112,5. Poco mossa la sterlina in area 1,31 dollari, dopo che dal Consiglio europeo non sono arrivati segnali di svolta sui negoziati per la Brexit.

Tra le materie prime, infine, ancora in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 78,8 dollari e il Wti (-1,5%) a 68,7 dollari, dopo che i dati settimanali Eia pubblicati ieri hanno mostrato un incremento superiore alle attese delle scorte Usa.

Per quanto riguarda l’azionario, bene PHILIP MORRIS (+2,8%) dopo la diffusione della trimestrale, mentre prosegue la discesa di IBM (-1,2%) dopo il crollo di circa l’8% di ieri in scia ai risultati.