Obbligazioni – Sale ancora lo spread, continua a pesare l’incertezza

Pomeriggio contrastato per le principali Borse europee con Piazza Affari che flette dello 0,6 per cento.

Performance che denota un atteggiamento di cautela da parte degli investitori mentre entra nel vivo il confronto tra l’Italia e Bruxelles sul documento programmatico di bilancio con l’arrivo in giornata a Roma del commissario agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici per incontrare il ministro Tria ed ottenere chiarimenti sulla manovra.

Ricordiamo che la Commissione Europea, che ha già espresso perplessità sui target fissati dall’esecutivo italiano, avrà tempo due settimane per valutare il documento ed esprimere un giudizio.

In questo contesto prosegue la risalita dei rendimenti della mattinata, con variazioni comprese tra gli 6 e i 9 centesimi e con lo spread che raggiunge i 312 punti base dai 306 di ieri.

Da segnalare come l’andamento dei rendimenti italiani sia stato influenzato inoltre dall’annuncio di un’operazione di concambio di titoli da parte del Mef, a seguito della quale sono probabilmente partite, già dal primo pomeriggio di ieri, operazioni di arbitraggio nel mercato all’ingrosso.

Spostando lo sguardo Oltreoceano, archiviate le minute della Federal Reserve che hanno confermato l’intenzione dell’istituto di procedere con un graduale rialzo dei tassi di interesse, il focus degli operatori continua a mantenersi sulle tensioni tra Usa e Cina.

Si segnala, sul fronte commerciale, che dal report semestrale del Tesoro americano è emerso che il recente deprezzamento dello yuan da parte di Pechino ha contribuito ad ampliare il deficit commerciale con gli Usa, aggiungendo però che non c’è una manipolazione della moneta. Inoltre, fonti ufficiali americane hanno evidenziato che le autorità cinesi non stanno intervenendo di fatto in maniera abbastanza significativa sul valore del cambio dollaro/yuan.

Un clima di incertezza ulteriormente appesantito dal forte rialzo dei tassi di interesse sul T-Bond americano, che continua a scambiare in prossimità del 3.20% con il dollaro in rimonta a 1,1494 contro euro.