Finanza – Si impenna lo spread, comparto in affanno (-2,3%)

Settore finanziario sotto pressione a Piazza Affari. Intorno alle 10:50 il Ftse Italia Finanza cede il 2,3%, con le vendite che colpiscono tutti e tre i sottosettori. Il Ftse Italia Banche cede il 3%, il Ftse Italia Servizi Finanziari l’1,9% e il Ftse Italia Assicurazioni il 2,2 per cento.

Il settore è penalizzato dall’ulteriore impennata dello spread Btp- Bund, che ha dapprima sfondato quota 330 pb per poi portarsi in prossimità dei 340 punti base (fonte Mts Markets). Il tutto dopo la lettera inviata dalla Commissione Europea al Governo italiano in cui si sottolinea che la manovra presenta “deviazioni significative e senza precedenti” dalle regole di bilancio comunitarie, soprattutto in riferimento al rapporto deficit/Pil”.

L’Italia dovrà rispondere entro il 22 ottobre, anche se il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, continuano a difendere la bontà dei numeri contenuti nella bozza della legge di bilancio 2019.

A creare ulteriore incertezza la tenuta dell’esecutivo, dopo lo scontro sorto tra Lega e Movimento 5 Stelle sulla questione del condono fiscale.

In forte rosso tutti i titoli bancari del listino principale, con Intesa Sanpaolo (-2,9% a 1,92 euro), UniCredit (-2,3% a 11,37 euro), Bper (-2,8% a 3,40 euro), Banco Bpm (-5% a 1,66 euro), Ubi (-4% a 2,76 euro) e Mediobanca (-1,4% a 7,53 euro). Stesso copione sul Mid Cap con Credem (-1,9% a 5,16 euro), Popolare Sondrio (-2,3% a 2,84 euro), Mps (-5,7% a 1,58 euro) e Creval (-3,9% a 0,09 euro). Tra le Small Cap pesanti Carige (-5,7% a 0,005 euro) e Banco Desio (-3,1% a 1,90 euro).

Lo spread si sta avvicinando a 400 punti base, livello che viene considerato da alcuni analisti come la soglia che potrebbe richiedere una verifica sull’adeguatezza dei requisiti patrimoniali delle banche.

L’andamento del settore creditizio sta avendo ripercussioni anche sui titoli dell’asset management, con Anima (-2,9% a 3,69 euro), Azimut (-3% a 11,42 euro), Banca Mediolanum (-2,5% a 5,16 euro), Banca Generali (-2,9% a 19,15 euro) e Fineco (-3% a 8,95 euro). Nel comparto dei servizi finanziari pesante Banca Ifis (-6% a 15,38 euro).

Tra gli assicurativi male Generali (-2,4% a 13,68 euro), Unipol (-1,4% a 3,47 euro) e la controllata UnipolSai (-1,1% a 1,87 euro), nonché Cattolica (-2,3% a 6,74 euro).