Obbligazioni – Spread sopra i 320 punti all’indomani della lettera Ue

Altra seduta contrastata per le principali Borse europee con Piazza Affari che scambia poco sopra la parità (+0,2%).

Il tutto ancora in un clima di tensione legato ai conti pubblici italiani, ulteriormente appesantito dalla lettera dell’Unione Europea giunta ieri.

Documento che sottolinea il mancato rispetto delle regole previste dal Patto di stabilità e crescita nonché una deviazione significativa della manovra dalle regole di bilancio comunitarie, con il rischio che Bruxelles decida anche di rivedere i giudizi di promozione con riserva emessi negli scorsi anni circa la situazione di deficit e debito.

Ora la parola passa al ministro Tria, che dovrà fornire una risposta entro il 22 ottobre.

In tale contesto di incertezza prosegue, pur rallentando, la risalita dei rendimenti della mattinata con variazioni comprese tra i 4 e i 14 centesimi e con lo spread salito a 321 punti base dai 315 di ieri, complice anche la riduzione di due centesimi del tasso del Bund.

Spostando l’attenzione al di là dell’Atlantico, gli operatori continuano a rimanere focalizzati sui rapporti tra Stati Uniti e Cina.

Si ricorda, sul fronte commerciale, che dal report semestrale del Tesoro americano sono emerse preoccupazioni circa il recente deprezzamento dello yuan da parte di Pechino che ha contribuito ad ampliare il deficit commerciale con gli Usa.

Preoccupazioni alla base delle quali, come sottolineato dal segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, vi sono “la mancanza di trasparenza e la recente debolezza dello yuan”.

Gli Stati Uniti hanno comunque aggiunto che non c’è una manipolazione della moneta, il cui andamento dovrà rimanere in ogni caso sotto osservazione.

Un clima di incertezza ulteriormente appesantito dal forte rialzo dei tassi di interesse sul T-Bond americano, che continua a scambiare intorno al 3,20% con il dollaro che si mantiene forte a 1,149 contro euro.