Le Borse asiatiche si muovono prevalentemente in territorio positivo, nonostante la seduta incerta di Wall Street lo scorso venerdì.
Il focus dei listini è sempre rivolto alle vicende commerciali tra Usa e Cina, al forte rialzo dei tassi di interesse sul Treasury americano e ai timori per la crescita globale.
Sul fronte commerciale, nell’incontro di Bruxelles tra i leader asiatici ed europei il premier cinese, Li Keqiang, ha dichiarato che la Cina continuerà ad aprire la sua economia, a portare avanti le riforme e a migliorare il contesto imprenditoriale. In particolare, Li ha riferito che i Paesi asiatici ed europei devono salvaguardare il multilateralismo e il sistema di libero scambio basato sulle regole.
Sul fronte valutario, invece, il premier cinese ha ribadito l’intenzione di Pechino di muoversi verso un tasso di cambio orientato al mercato, di non si impegnarsi in una svalutazione competitiva e che lo yuan rimarrà stabile a un livello ragionevole.
Il tutto dopo che nella scorsa settimana gli Usa erano parsi preoccupati per il deprezzamento di quest’ultimo, sebbene poi abbiano riscontrato che non sussisteva alcuna manipolazione dello stesso yuan.
Intanto, secondo indiscrezioni di stampa, filtrano indiretti segnali distensivi tra le due superpotenze dato che il presidente americano, Donald Trump, e il leader cinese, Xi Jinping, sono vicini ad un accordo per incontrarsi prima dell’inizio del G20 previsto a fine novembre a Buenos Aires.
L’incontro potrebbe tenersi il 29 novembre e, qualora confermato, sarebbe il primo faccia a faccia tra i due leader da quasi un anno.
Nel frattempo, il il consulente economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, ha accusato la Cina di non fare “niente” per disinnescare le tensioni commerciali.
In Giappone il Nikkei guadagna lo 0,5% in prossimità della chiusura. Andamento analogo per il più ampio indice Topix (+0,4%). I listini sono sostenuti dal lieve deprezzamento dello yen sul dollaro, con il cambio che sale di poco a quota 112,6 (venerdì era a 112,4).
A livello monetario, ha preso parola il governatore della BoJ, Haruhiko Kuroda, sottolineando che “non ci sono segnali di movimenti eccessivi in termini di circolazione dei flussi finanziari nel settore bancario giapponese, a seguito del prolungato periodo di stimolo monetario straordinario della Bank of Japan”.
Dall’agenda macro è emerso che l’indice generale delle attività industriali giapponesi è cresciuto dello 0,5% su base mensile (+0,4% il consensus e -0,2% il dato precedente).
Le Borse della Cina continentale mettono a segno un forte rimbalzo con Shanghai a +4,8% e Shenzhen a +5,5 per cento. Segno positivo anche sulla piazza di Hong Kong (+2,5%).
A livello macro, prima della pubblicazione dei dati del Pil cinese nel terzo trimestre prima del week end, le diverse autorità economiche e finanziarie di Pechino sono intervenute per spegnere i timori del mercato assicurando che la situazione è sotto controllo.
Ad aprire i commenti è stato il governatore della banca centrale cinese, Yi Gang, spiegando che le “recenti fluttuazioni dei mercati azionari non riflettono i fondamentali economici del Paese e la stabilità del suo sistema finanziario”. Inoltre. Yi ha aggiunto che “le autorità locali sono pronte a sostenere le tensioni sul credito”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Liu Shiyu, capo dell’autorità che regola le Borse, ribadendo che i fondi sostenuti dal governo cinese ridurranno le pressioni create dai rischi di pignoramento delle azioni. In seguito, Liu ha esposto diverse misure per incoraggiare i fondi di private equity, necessari alle ristrutturazioni aziendali, a migliorare i meccanismi di riacquisto delle azioni e ad esplorare modalità per aiutare le società private a emettere obbligazioni.
Infine, si segnalano le dichiarazioni di Guo Shuqing, presidente della Commissione di Regolamentazione Bancaria e Assicurativa della Cina, il quale ha riferito che Pechino consentirà alle compagnie assicurative di introdurre prodotti per facilitare i rischi di liquidità causati dal sistema della costituzione in pegno delle società quotate.
Dal lato economico, secondo un consigliere economico della banca centrale cinese, un taglio delle tasse il prossimo anno pari a circa l’1% del Pil. Inoltre, il governo ha pubblicato un draft in cui spiega le nuove regole per le deduzioni fiscali a favore delle persone fisiche.
Le altre Borse, dove sono ancora aperte le contrattazioni, poco dopo le 8:00 ora italiana viaggiano prevalentemente al rialzo.
L’indice Msci Asia Pacific sale dello 0,2%, mentre l’oro tratta a 1.228,2 dollari l’oncia.