MailUp (Aim) – Gorni: “Forte interesse da investitori esteri per il settore e il gruppo”

“Da giugno a oggi, oltre agli eventi e agli incontri effettuati in Italia e a Lugano con investitori principalmente italiani, abbiamo avuto una trentina di incontri sulle piazze di Francoforte, Parigi e Londra, con un forte interesse nascente anche da investitori statunitensi e canadesi”.

È soddisfatto Nazzareno Gorni, CEO di MailUp, al termine del road show internazionale che negli ultimi mesi ha permesso al gruppo di confrontarsi con operatori europei e non solo.

Una serie di incontri caratterizzati da una buona accoglienza, come evidenziato dallo stesso Gorni: “Gli investitori sono molto preparati sul settore e sulla tecnologia. Le società attive nelle marketing technologies, e in particolare nelle applicazioni legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sono sotto la lente degli operatori e stanno vivendo un buon momento anche dal punto di vista delle valutazioni di mercato, sia per quanto riguarda le quotazioni di Borsa sia con riferimento alle transazioni di M&A”.

Ma ad attrarre gli investitori, come sottolinea il Ceo, sono anche gli aspetti più specifici di MailUp Group, in particolare “il carattere innovativo delle nostre attività, la storia di grande crescita – sia organica sia per acquisizioni – che ci contraddistingue e la dimensione globale del business, che copre una vasta gamma di clientela, di cui quasi la metà all’estero”.

Il tutto nonostante la delicata situazione macroeconomica dell’Italia, sotto i riflettori dell’intero Vecchio continente nelle ultime settimane dopo la bocciatura della manovra finanziaria da parte della Commissione europea.

“Di certo abbiamo percepito grande cautela ed attenzione rispetto allo scenario macro e congiunturale, di non facile interpretazione per nessun operatore”, ammette Gorni. “Tali scenari tipicamente penalizzano in particolar modo le small cap, rispetto a società di maggiore capitalizzazione o ad altre asset class”. Tuttavia, puntualizza il capoazienda, “abbiamo percepito dai nostri interlocutori più specializzati una grande attenzione allo stock picking attivo e alla ricerca di equity story che mostrino creazione di valore organica, tanto più importante se si considera che avviene in momenti congiunturalmente difficili”.

E proprio questa capacità di creare valore rappresenta la chiave per emergere a livello internazionale, facendosi apprezzare dagli operatori nonostante uno scenario di complicata lettura.

“Ci auguriamo che i nostri sforzi sulle principali piazze internazionali comportino una sempre maggiore consapevolezza degli investitori istituzionali esteri sulla nostra storia e sulle nostre prospettive”, spiega Gorni.

“Al momento non siamo in grado di determinare l’esatta percentuale di flottante in mano agli istituzionali, ma riteniamo che ad oggi ne rappresentino la maggioranza. In ogni caso il nostro flottante, intorno al 30% dopo l’acquisizione di Datatrics (pagata parte in cassa e parte in azioni di MailUp con un aumento di capitale dedicato), si posiziona tra i più elevati di AIM Italia per le società industriali, escludendo quindi le SPAC”.

“Per il futuro”, conclude il Ceo, “auspichiamo una composizione bilanciata del capitale in mano al mercato, che ci consenta di avere da un lato investitori stabili e ingaggiati nella creazione di valore di lungo termine, insieme ad una componente più liquida che contribuisca ai volumi e alla movimentazione degli scambi giornalieri”.

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