Obbligazioni – Spread di nuovo a 300 punti all’indomani delle stime Ue

Seconda metà di seduta all’insegna della debolezza per i principali listini del Vecchio Continente con Piazza Affari (-1%) maglia nera.

A frenare il principale listino milanese ancora le incertezze legate alla manovra finanziaria italiana.

Ciò all’indomani in particolare delle proiezioni annunciate dalla Commissione Europea che vedono l’Italia in coda all’Eurozona per quanto riguarda la crescita, prevista all’1,1% quest’anno, all’1,2% nel 2019 e all’1,3% nel 2020. Il rapporto deficit/Pil dovrebbe salire al 2,9% il prossimo anno e al 3,1% nel 2020, con il deficit strutturale in peggioramento.

Intanto il ministro dell’Economia Giovanni Tria, che ieri aveva manifestato le proprie perplessità su quella che ha giudicato una lettura disattenta dei numeri forniti dal Governo, oggi ha comunicato che le stime Istat e le prime evidenze del terzo trimestre mostrano un ulteriore peggioramento, ritenendo però che la notizia rafforzi le ragioni della manovra.

In  tale contesto prosegue il rialzo dei rendimenti della mattinata con variazioni di 2 centesimi, con lo spread che torna a quota 300 punti dai 295 di ieri.

Puntando gli occhi al di là il T-Bond si mantiene intorno al 3,20% mentre il cambio euro/dollaro torna sotto quota 1,14, e più precisamente a 1,1354.

Ciò all’indomani soprattutto della Fed, la quale, in linea con le attese degli operatori, ha reso noto che manterrà invariati i tassi di interesse, posticipando il graduale rialzo dei tassi di interesse a partire da dicembre. Il presidente Powell ha inoltre rimarcato la decisa crescita dell’attività economica e la solidità del mercato del lavoro Usa.