Mercati Usa – Buona difesa malgrado il crollo del petrolio (-7%), S&P 500 a -0,1%

Svanisce il tentativo di rimbalzo iniziale che porta il Nasdaq in guadagno dell’1,4% per poi chiudere invariato rispetto alla seduta precedente. Nel finale cedono anche il Dow Jones (-0,4%), il Russell 2000 (-0,3%) e lo S&P 500, che lascia sul terreno un modesto 0,1%, mentre il VIX chiude in parità a 20,4 punti.

Protagonista della giornata in senso negativo è il petrolio che si avvita inaspettatamente e scende per la dodicesima seduta consecutiva. Il greggio perde fino all’otto per cento scendendo per alcuni momenti anche sotto i 55 dollari al barile chiudendo in calo del 7,1% a $55,7, nuovo minimo dell’anno ed in calo del 28% da inizio ottobre.

A pesare sul pesante tonfo dell’oro nero la notizia che Arabia Saudita e Russia stiano producendo in eccesso anche oltre la quota dell’Iran congelata dall’applicazione delle recenti sanzioni.

Il settore dell’energia resta il più colpito con una discesa del 2,4 per cento.

Tra i comparti che chiudono in positivo in evidenza i finanziari (+0,6%), gli industriali (+0,4%) e le utilities (+0,3%).

Tecnologia in verde di un modesto +0,1%, dopo aver toccato un picco intraday del +1,8%, a causa del nuovo calo di Apple (-1%).

L’incertezza dei mercati azionari consente il proseguimento del “flight to quality” verso il mercato obbligazionario con i rendimenti della scadenza biennale in calo di cinque punti base al 2,88% e quelli del T-bond di quattro al 3,15 per cento.

Dollaro in calo a 1,129 sull’euro.