Banche – La Lega tenta di fermare la riforma delle Bcc

La riforma delle Banche del Credito Cooperativo (Bcc) voluta dal Governo Renzi nel 2016 rischia di subire un forte rallentamento dopo un emendamento presentato dalla Lega a neanche un mese dalle assemblee dei diversi istituti per l’adesione.

L’emendamento presentato dalla Lega ha l’obiettivo di far sì che le varie Bcc, o perlomeno quelle più robuste, non siano più obbligate ad aderire a un gruppo. Di fatto si smantellerebbe il progetto di concentrazione di questa categoria di banche formata da istituti di piccole dimensioni, legati al territorio, ma spesso troppo piccoli per poter operare in modo efficiente nel contesto attuale.

Si ricorda che sono state costituite tre holding capogruppo a cui le singole Bcc potevano aderire: Iccrea, Cassa Centrale Banca e il gruppo Raiffeisen per quelle dell’Alto Adige).

L’emendamento è stato motivato dal fatto che bisogna garantire l’autonomia, la mutualità e il presidio dei territori delle banche, ponendo un freno al processo di aggregazione in corso.

Già attraverso il Milleproroghe, varato lo scorso, luglio il Governo aveva esteso a 180 giorni la scadenza per l’adesione delle singole Bcc a una della tre capogruppo, portando al 60% la quota di capitale detenuta da chi aderiva.