La raccolta premi delle polizze vita individuali, a settembre, si è attestata a 7,1 miliardi (+29,7% rispetto allo stesso mese del 2017). Un andamento che riflette da un lato la crescita della raccolta premi delle polizze vita tradizionali di Ramo I (+49,2% annuo a 5,3 miliardi), che pesano per circa il 75% complessivamente, e dall’altro la riduzione di quella relativa alle polizze vita di ramo III (-5,5% a/a a 1,8 miliardi), che rappresentano circa il 25% del totale.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Ania (Associazione Nazionale degli Assicuratori), la raccolta totale delle polizze vita individuali, riferita alle imprese italiane ed extra-UE attive in Italia, a settembre ha raggiunto 7,1 miliardi (+29,7% rispetto al mese di confronto).
Analizzando nel dettaglio la tipologia dei premi raccolti, si evince che la raccolta riferita alle polizze di ramo I, in cui rientrano le polizze vita tradizionali legate alle gestioni separate e che rappresentano circa il 75% del totale, è salita a 5,3 miliardi (+49,2% rispetto a luglio 2017).
La raccolta premi generata dalle polizze di ramo III, che includono le unit-linked e le index-linked, i cui rendimenti sono legati al valore delle quote dei fondi comuni di investimento o di indici e che costituiscono circa il 25% del totale, è diminuita a 1,7 miliardi (-5,5% annuo).
La raccolta delle polizze di ramo V, riferite a operazioni di capitalizzazione legate a investimenti che prevedono il pagamento di un capitale alla scadenza del contratto e il cui peso è di circa lo 0,7% sul totale, si è attestata a 47,1 milioni (-22,2% rispetto a settembre 2017).
I nuovi premi vita emessi nei primi nove mesi del 2018 hanno toccato 62,4 miliardi (+5% rispetto al periodo gennaio-settembre 2017).
Nello specifico, i premi relativi alle polizze di ramo I sono cresciuti in termini assoluti (+6,1% annuo a 40,2 miliardi), mentre in termini relativi l’incidenza è rimasta sostanzialmente stabile intorno al 64 per cento. La raccolta premi delle polizze di ramo III è salita a 21,2 miliardi (+3,4% rispetto al periodo di confronto), con il relativo peso rimasto invariato in area 34 per cento.
