Servizi Finanziari – Lettera sul settore (-1,6%), frena Exor (-1,7%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rosso dell’1,6% e allineato all’analogo europeo (-1,3%), risentendo della nuova battuta d’arresto del comparto bancario (-0,9%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,9%).

Il focus dei mercati resta rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Ancora di più dopo che nella missiva di risposta alla Commissione Europea, l’esecutivo conte ha lasciato fermi i saldi stabiliti nella manovra finanziaria. L’organismo europeo ha comunicato che si esprimerà il prossimo 21 novembre.

“Io mi siederò non per chiedere come modulare la procedura di infrazione, ma per invitarli a considerare di non avviarla”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

La giornata negativa del settore creditizio ha avuto ripercussioni anche sui titoli dell’asset management, tra i quali Banca Generali, Fineco e Banca Mediolanum riescono a contenere il rosso sotto il 2 per cento

Vendite su Exor (-1,7%), il cui board ha dato il semaforo verde a un piano di buy-back da 300 milioni.

Nel Mid Cap si interrompe il recupero di Banca Ifis (-1,1%), che ha rilevato due portafogli di Npl da 454 milioni, mentre gli acquisti premiano doBank (+0,7%), tonica per tutta la giornata. Continua il saliscendi di Cerved (+1,5%), che secondo rumor di stampa si sarebbe sfilata dalla corsa per rilevare Oasi.

Tra le Small Cap tenta una rimonta Banca Intermobiliare (+4,2%), che ha completato l’iter per il trasferimento del rischio relativo al portafoglio di Npl cartolarizzato. Rallenta MutuiOnline (-0,1%), che ha acquistato il restante 49% del capitale di 7Pixel.