Analisi tecnica – Indice S&P 500: ancora a distanza di sicurezza dal minimo di fine ottobre

Lo scivolone di ieri (-1,7%) ha nuovamente allontanato il principale paniere equity statunitense dalla fondamentale media mobile a 200 sedute, attualmente passante per 2.760,9 punti, ma anche dalla trend line rialzista di lungo periodo, tracciata sul minimo del 2 febbraio del 2016 a quota 1.810,1 punti e al momento in transito in area 2.776 punti.

All’interno di un quadro grafico che può essere considerato neutrale per l’indice S&P 500 sia nel lungo sia nel medio periodo, la presenza di minimi crescenti spinge a considerare non ancora vincente l’attuale pressione dei venditori almeno in un’ottica di breve periodo.

Ipotesi quest’ultima che potrebbe concretizzarsi soltanto nel caso di eventuale cedimento di un primo supporto statico posizionato a 2.651,9 punti, dato che la discesa del maggiore paniere azionario a stelle e strisce potrebbe proseguire rapidamente fino al successivo e importante supporto statico posto a 2.603,5 punti. Importante perché è stato il minimo dell’ultima correzione che si è esaurita lo scorso 29 ottobre. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, l’indice S&P 500 potrebbe ulteriormente scivolare verso un primo obiettivo di breve periodo a 2.573,6 punti, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a 2.532,7 punti, cioè sul minimo del 2018, registrato lo scorso 9 febbraio.

Un’eventuale chiusura di seduta al di sopra di una prima resistenza posizionabile a 2.736,7 punti, al contrario, potrebbe ridurre la pressione ribassista sul principale basket di Wall Street, consentendo un’estensione del rialzo fino alla sopracitata barriera rappresentata dalla media mobile a 200 sedute, attualmente passante a 2.760,9 punti. Il deciso superamento di questa resistenza dinamica, confermato in chiusura di seduta e di settimana, potrebbe trasmettere ulteriore forza all’indice S&P 500 che potrebbe tentare di proiettarsi verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 2.794,1 punti, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 2.819,8 punti.

La performance da inizio 2018 dell’indice S&P 500 è pari al +0,6 per cento.

Chiusura del 19 novembre 2018: 2.690,7 punti

+4,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2.819,8 punti;

+3,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2.794,1 punti;

+2,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2.760,9 punti;

+1,7% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2.736,7 punti;

 

-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2.651,9 punti;

-3,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2.603,5 punti;

-4,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2.573,6 punti;

-5,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2.532,7 punti.