Analisi tecnica – Intesa Sanpaolo: inversione rialzista sopra 2,10 euro

Lo strappo rialzista della seduta odierna ha consentito alle quotazioni dei titoli della banca guidata da Carlo Messina di allontanarsi con decisione dal minimo degli ultimi due anni a 1,862 euro registrato martedì scorso, riducendo così la forte pressione dei venditori. Da sottolineare che il violento movimento di oggi effettuato dai corsi delle azioni Intesa Sanpaolo si è finora fermato sulla media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 2,0755 euro, e rimane inquadrato all’interno del trend discendente di medio periodo avviato sul massimo relativo dello scorso 15 maggio.

L’attuale rimbalzo potrebbe assumere le caratteristiche di un vero e proprio trend rialzista di breve periodo nel caso in cui le quotazioni dei titoli dell’istituto milanese riescano a rompere al rialzo la resistenza statica posta a 2,10 euro, dato che in questo scenario positivo ci potrebbero essere margini di crescita fino alla successiva barriera individuabile a 2,134 euro. Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza, migliorando il quadro grafico di medio periodo (a neutrale dal precedente ribassista), potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 2,174 euro prima, al di sopra del quale il successivo target è a quota 2,242 euro.

L’eventuale ritorno delle quotazioni dei titoli del gruppo di Ca’ de Sass al di sotto del supporto statico posizionato a 2,013 euro, al contrario, potrebbe favorire una discesa al di sotto della soglia, non soltanto psicologica di 2 euro, con 1,973 euro che è il primo livello da monitorare. In caso di cedimento di questo importante supporto statico, gli obiettivi ribassisti di breve periodo per i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo sono individuabili a 1,939 euro prima e a quota 1,899 euro in seguito.

La performance da inizio 2018 dei titoli Intesa Sanpaolo è pari al -26%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 25 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,62 euro, con un potenziale rialzista del 34,2 per cento.

Prezzo di riferimento: 2,050 euro

+9,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,242 euro;

+6,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,174 euro;

+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,134 euro;

+2,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,10 euro;

 

-1,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,013 euro;

-3,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,973 euro;

-5,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,939 euro;

-7,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,899 euro.