Servizi Finanziari – Denaro sul settore (+0,7%), in luce Exor (+2,1%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dello 0,7% e in direzione opposta rispetto all’analogo europeo (-0,2%), non risentendo del rallentamento del comparto bancario (-0,9%) e risultando più vivace del Ftse Mib (+0,2%).

Il focus dei mercati resta rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Gli investitori attendono l’esito dell’interlocuzione tra Bruxelles e Roma sugli obiettivi della legge di Bilancio varata da Roma dopo i tentativi di disgelo dello scorso week end.

Tuttavia, allo stato attuale non è ancora dato sapere come il Governo italiano interverrà concretamente per rivedere la manovra ed evitare l’avvio formale di una procedura d’infrazione per deficit eccessivo.

“Dobbiamo tenere i conti in ordine quindi la stabilità del quadro di finanza pubblica è fondamentale. Le reazioni dei mercati finanziari non ci lasciano assolutamente indifferenti. Il fatto che lo spread sia ancora alto per quanto ci riguarda è una questione che si sicuramente come autorità di Governo non mi trova distratto. Stiamo lavorando perché questa situazione venga superata”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

La frenata del settore creditizio si è riflessa in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali resistono alle vendite Banca Mediolanum (+0,1%) e Anima (+1,1%).

Bene Exor (+2,1%), mossasi in scia all’andamento positivo delle principali controllate quotate.

Nel Mid Cap scattano le prese di profitto su Banca Ifis (-2,5%) dopo il nuovo balzo di mercoledì, mentre continua la rimonta di doBank (+1,5%), membro di una delle cordate in corsa per aggiudicarsi gli Npl che Banco Bpm intende vendere. Tornano le vendite su Cerved (-2,5%), che ha registrato le dimissioni di un altro top manager.

Tra le Small Cap timido recupero per Banca Intermobiliare (+0,3%) dopo il crollo della seduta precedente, dopo che il cda che ha approvato i termini dell’aumento di capitale da 91 milioni, mentre MutuiOnline (-4,2%) viene penalizzata dai realizzi dopo l’ottimo trend dell’ultimo mese.