Banche – Tornano gli acquisti (+0,9%), ok Banco Bpm (+0,8%) e Ubi (+1,7%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un progresso dello 0,9% e in direzione opposta rispetto all’omologo europeo (-0,6%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (-0,1%).

L’attenzione degli investitori continua ad essere rivolta alla tenuta dei conti pubblici italiani. Il mercato resta in attesa di capire come concretamente Commissione Europea e Governo italiano possano trovare un accordo sulla legge di Bilancio, in modo da evitare l’avvio di una formale procedura d’infrazione contro Roma da parte di Bruxelles.

“Non è previsto alcun ritardo delle riforme. Abbiamo fretta, le persone non possono aspettare”, ha dichiarato in un’intervista il premier, Giuseppe Conte.

“Con la Commissione Europea devo parlare io, mica era atteso qualcun altro. Sono io il presidente del Consiglio e non ho mai interrotto il dialogo. Adesso, se posso recuperare le risorse, rimodulare il saldo finale, cambiare qualcosina, non vuol dire che torno indietro. Se mi portano dei conteggi che mi consentono di scrivere 2,3% o 2,1%, le riforme le realizzo comunque”, ha aggiunto Conte nell’intervista.

“Notate com’è cambiato il livello di comunicazione da quando siamo entrati nel negoziato. Se non fosse così, saremmo irresponsabili. Conta anche il negoziato. Tra la cena di sabato al G20 e lunedì mattina, lo spread è sceso di 30 punti”, ha fatto presente il premier sempre nell’intervista.

In tale scenario lo spread Btp-Bund si restringe a 278 pb dopo che ieri era risalito fino a 288 punti base (fonte Mts Markets), sostenendo di nuovo gli acquisti sul comparto bancario dopo la frenata della seduta precedente.

Risalgono tutti i titoli del listino principale, tra i quali Banco Bpm (+0,8%) continua la striscia positiva dopo avere definito il riassetto del credito al consumo e contemporaneamente sta procedendo per arrivare a cedere un portafoglio da 7,8 miliardi di Npl. Ben intonate anche Ubi (+1,9%) e Bper (+1,7%), che risalgono dopo i realizzi subiti martedì.

Sul Mid Cap termina flat Credem, mentre rallentano ancora Creval (-0,7%) e Popolare Sondrio (-0,1%), che secondo indiscrezioni di stampa potrebbe essere interessata a rilevare Farbanca.

Proseguono i realizzi iniziati martedì su Mps (-0,7%) dopo la prepotente risalita degli ultimi giorni, con Moody’s che ha ridotto il rating sul debito senior unsecured e con l’istituto che resta sotto i riflettori per i possibili impatti sulla solidità patrimoniale legati all’andamento dello spread.

Tra le Small Cap termina ancora invariata Carige che quota intorno a 0,002 euro, i cui vertici hanno avviato una ricognizione sulle cause della carenza patrimoniale che hanno portato al varo del conseguente piano di rafforzamento. Ancora denaro su Banca Finnat (+1,3%).