Mercati Usa – Partenza in rosso su riaccendersi timori commerciali

Apertura in calo a Wall Street in scia alla debolezza dell’azionario a livello globale, in un clima appesantito dal riaccendersi delle preoccupazioni legate alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina dopo l’arresto del Cfo di Huawei. Dopo pochi minuti di scambi, i tre indici principali registrano perdite nell’ordine dei due punti percentuali.

Il sentiment dei mercati è stato scosso dalla notizia dell’arresto in Canada della figlia del fondatore e Cfo di Huawei Technologies Meng Wanzhou per presunte violazioni delle sanzioni iraniane, dovendo ora fronteggiare l’estradizione in Usa.

Un evento che ha riacceso le preoccupazioni legate ai rapporti tra Washington e Pechino, alimentando i dubbi che le due super potenze riescano effettivamente a raggiungere un accordo commerciale dopo la tregua sui dazi di 90 giorni annunciata nel weekend.

Il tutto nonostante il ministro del Commercio cinese oggi abbia dichiarato che l’obiettivo dei colloqui con gli Stati Uniti è la rimozione di tutte le tariffe, sottolineando che il recente incontro tra i presidenti dei due paesi è stato proficuo e dicendosi fiducioso sul raggiungimento di un’intesa entro i tempi prefissati.

Tra le materie prime, in netto calo le quotazioni del greggio anche se in lieve recupero dai minimi della mattinata, con il Brent (-2,5%) a 60,1 dollari e il Wti (-3%) a 51,4 dollari. Nel pomeriggio usciranno i dati settimanali Eia sulle scorte Usa, mentre a Vienna è in corso il meeting Opec per discutere su eventuali tagli alla produzione.

Intanto il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute con il cambio euro/dollaro a 1,138 e il dollaro/yen a 112,4, dopo la diffusione dei dati di novembre sull’occupazione del settore privato, che come di consueto anticipano l’uscita dei numeri ufficiali del mercato del lavoro a stelle e strisce in agenda domani.

Secondo la stima Adp, pubblicata con un giorno di ritardo rispetto al solito per il lutto nazionale proclamato ieri dopo la morte dell’ex presidente George H.W. Bush, lo scorso mese sono stati creati 179 mila nuovi impieghi, inferiori rispetto ai 195 mila previsti dal consensus e ai 225 mila di ottobre (dato rivisto da 227 mila).

Prosegue infine il calo dei rendimenti dei Treasury su tutta la lunghezza della curva, con il tasso sul decennale al 2,87% in discesa di circa 5 basis points.