Servizi Finanziari – Seduta no (-0,9%), tonica Fineco (+1,4%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dello 0,9% e allineato all’analogo europeo (-1%), non beneficiando della seduta positiva del comparto bancario (+0,9%) e facendo peggio del Ftse Mib (-0,1%).

Il focus dei mercati resta rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Gli investitori aspettano di capire come di fatto Commissione Europea ed esecutivo italiano possano raggiungere un’intesa sulla manovra economica, evitando così l’avvio di una formale procedura d’infrazione contro Roma da parte di Bruxelles.

“Non è previsto alcun ritardo delle riforme. Abbiamo fretta, le persone non possono aspettare”, ha affermato in un’intervista il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

“Con la Commissione Europea devo parlare io, mica era atteso qualcun altro. Sono io il presidente del Consiglio e non ho mai interrotto il dialogo. Adesso, se posso recuperare le risorse, rimodulare il saldo finale, cambiare qualcosina, non vuol dire che torno indietro. Se mi portano dei conteggi che mi consentono di scrivere 2,3% o 2,1%, le riforme le realizzo comunque”, ha sottolineato il premier nell’intervista.

“Notate com’è cambiato il livello di comunicazione da quando siamo entrati nel negoziato. Se non fosse così, saremmo irresponsabili. Conta anche il negoziato. Tra la cena di sabato al G20 e lunedì mattina, lo spread è sceso di 30 punti”, ha precisato Conte sempre nell’intervista.

L’immediata risalita del settore creditizio si è riflessa solo in parte sui titoli dell’asset management, tra i quali si mette in luce Fineco (+1,4%), che recupera dopo le ultime sedute.

Ancora in rosso Exor (-1,5%), mossasi in scia alla seduta sottotono delle principali controllate quotate.

Nel Mid Cap torna a rimbalzare prepotentemente Banca Ifis (+3%) dopo lo stop delle ultime sedute, mentre ripartono gli acquisti su doBank (+0,2%) dopo l’interruzione di martedì. Ritraccia Cerved (-2,9%), reduce da alcune giornate in rimonta.

Tra le Small Cap altra seduta difficile per Banca Intermobiliare (-3,3%), nel terzo giorno di aumento di capitale. In spolvero Banca Sistema (+3,5%), che ha stimato un impatto positivo di 150 punti base sul Cet1 dalle misure approvate dall’Ecofin sulla cessione del quinto dello stipendio e della pensione.