Mercati – Accelerano su apertura Usa-Cina, Milano a +1,6%

I listini del Vecchio Continente mantengono la buona intonazione della mattinata e incrementano i guadagni grazie all’avvio positivo di Wall Street.

Poco prima delle 16:00 il Ftse Mib avanza dell’1,6%, sostanzialmente in linea con il Ftse 100 di Londra (+1,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%), mentre il Dax di Francoforte (+2,2%) e il Cac 40 di Parigi (+2%) mostrano variazioni ancora più marcate.

In rialzo di oltre un punto percentuale anche gli indici americani, che beneficiano di alcuni segnali positivi sul fronte dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Dopo la telefonata tra il segretario al Tesoro statunitense Steven Mnuchin e il vicepremier cinese Liu He per discutere le prossime tappe delle trattative, giungono anche indiscrezioni in merito a una possibile riduzione, da parte di Pechino, delle tariffe sulle importazioni di auto americane.

Sul Forex l’euro/dollaro scivola in area 1,134 dopo i dati sui prezzi alla produzione statunitensi, in calo ma sopra le attese e la diffusione in mattinata dell’indice Zew, che ha evidenziato un miglioramento dell’outlook degli investitori istituzionali nonostante un peggioramento della situazione corrente. In lieve recupero la sterlina, a 0,902 nei confronti della moneta unica, dopo il rinvio del voto sulla Brexit.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund viaggia in area 288 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,12%, mentre prosegue l’iter della manovra e il confronto con l’Europa. I riflettori sono puntati sull’incontro di domani tra il premier Giuseppe Conte il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, mentre fonti di stampa riportano che Bruxelles sarebbe disposta a concedere fino all’1,95% per il target deficit/Pil 2019.

Tra le materie prime recuperano terreno le quotazioni del greggio, con Wti e Brent rispettivamente a 52 e 60,8 dollari al barile mentre l’oro è poco mosso a 1.245 dollari l’oncia.

Tornando a Piazza Affari, prosegue la rimonta di PRYSMIAN (+6,5%) dopo aver toccato ieri i minimi di circa quattro anni.

Rimbalzano STM (+4,1%) e CNH (+3,5%), acquisti su FCA (+3,4%) e FERRARI (+3,3%) in scia all’apertura della Cina alla riduzione dei dazi nel comparto auto. Ben intonata BANCO BPM (+2,8%) dopo la conclusione del processo di cessione del portafoglio da 7,8 miliardi di Npl.

Contrastati i bancari, con BPER a -1% e UNICREDIT poco sotto la parità (-0,3%), ancora debole il lusso con MONCLER a -0,5% e FERRAGAMO a -0,9 per cento.