Mercati – Milano +1,9% su distensione Usa-Cina e spread in calo, male Ferragamo

Seduta tonica per le Borse europee, sostenute anche dai rialzi di Wall Street in scia agli spiragli di pace fra Stati Uniti e Cina.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dell’1,9% a 18.945 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1,4%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+2,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%). Oltreoceano i listini americani avanzano tra l’1% e il 2%, dopo i segnali distensivi sul fronte dei rapporti commerciali fra le due superpotenze.

I mercati hanno beneficiato soprattutto della scarcerazione su cauzione del Cfo di Huawei e della disponibilità manifestata dallo stesso Donald Trump ad intervenire direttamente sulla questione, laddove servisse per migliorare le relazioni commerciali con Pechino. Nel frattempo, il presidente statunitense ha bloccato anche l’introduzione di nuovi dazi, definendo molto positive le trattative con il Paese asiatico, che dal canto suo dovrebbe ridurre le tariffe sulle importazioni di auto made in Usa.

Ritornando al Vecchio Continente, alla vigilia della riunione della Bce, gli operatori continuano a monitorare con attenzione la situazione nel Regno Unito, dove già in serata potrebbe arrivare il voto di sfiducia contro il premier Theresa May.

Sul mercato valutario, la sterlina si rafforza contro il dollaro in area 1,266, mentre il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre divise, scendendo a 1,136 rispetto all’euro. Negli Usa il dato macro sui prezzi al consumo ha evidenziato un generale rallentamento nei dati economici, coerentemente con quanto atteso dagli analisti, rinforzando le aspettative di una pausa nel percorso di rialzo dei tassi di interesse nel corso del 2019. Nel dettaglio, il CPI è rimasto invariato su base mensile, mentre su base annua la variazione risulta positiva è pari al 2,2 per cento.

Per quanto riguarda l’Italia, si terrà questa sera l’incontro tra il premier, Giuseppe Conte, e il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, entrambi intenzionati ad evitare l’avvio di una procedura di infrazione. In calo lo spread verso il Bund tedesco (272 pb), con il rendimento del decennale italiano al 2,99% (-11 pb).

Fra le materie prime risalgono le quotazioni del greggio, con Wti e Brent in aumento di quasi due punti percentuali, rispettivamente a 52,6 e 61,4 dollari al barile, dopo il calo, seppur inferiore alle attese, delle scorte americane.

A Piazza Affari prosegue il recupero di PRYSMIAN (+5%), che si posiziona in vetta al Ftse Mib. Acquisti anche su banche e servizi finanziari in scia al calo dello spread, con POSTE ITALIANE (+4%), INTESA SANPAOLO (+4,1%) e BANCA GENERALI (+4%) tra le migliori.

Sottotono invece FERRAGAMO (-7,3%), penalizzata dalle revisioni di Kepler Cheuvreux e Deutsche Bank e dopo la notizia che il Cfo Ugo Giorcelli lascerà il suo incarico a partire da gennaio.