Commercio – Settore a +1,8%, svetta Marr (+4,8%)

Ottava positiva per il Ftse Italia Commercio (+1,8%), superando sia il corrispondente europeo (-0,9%) sia il Ftse Mib (+0,9%).

I riflettori sono rimasti puntati sull’incontro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker.

L’esecutivo italiano ha proposto una riduzione al 2,04% del target deficit/Pil dal 2,4% iniziale, senza però voler arretrare rispetto alle principali misure della legge di Bilancio.

Attenzione rivolta anche alla Bce che, come previsto, ha lasciato immutati i tassi, oltre a ribadire la fine del Qe e assicurare che la politica monetaria rimarrà accomodante.

Campari, unico di titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha registrato un -0,6 per cento.

Ha acquistato tra il 3 e il 7 dicembre 35.440 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,3985 euro, per un controvalore complessivo di 262.204,05 euro.

Tra le Mid la migliore è stata Marr con un +4,8 per cento.

Ivs, che ha ceduto il 3 per cento, è entrata lo scorso 11 dicembre nel Ftse Italia Mid Cap al posto di Parmalat (+0,2%).

Infine tra le Small ha fatto meglio Enervit (+2,5%) che ha acquisito il 100% del capitale sociale della società norvegese, Enervit Nutrition AS, dalla sua controllata svedese Enervit Nutrition AB, per un controvalore di 243mila euro.

Segue Bf Holding (+2%) la quale ha comunicato che si è concluso il periodo di adesione all’offerta in opzione di  circa 60 milioni di azioni rivenienti dall’aumento di capitale deliberato dal Cda lo scorso 11 ottobre.

Periodo nel quale sono state sottoscritte circa 42,7 milioni di azioni, pari al 71,1% di quelle offerte in opzione, per un controvalore complessivo di 106,6 milioni, a seguito dell’esercizio di 74,2 milioni di diritti di opzione.

In frazionale rialzo (+0,3%) ePrice che ha siglato una partnership con E-Square, gruppo internazionale di vendita al dettaglio, diventandone nuovo membro in Italia.

La Doria ha ceduto l’1,1 per cento.

Ha acquistato, tra il 6 e il 12 dicembre, 54mila azioni proprie, pari allo 0,174% del capitale sociale, al prezzo medio unitario di 8,1324 euro per un controvalore complessivo di 439.152,26 euro.