Mercati Asiatici – Borse miste, bene Tokyo (+0,6%) e sottotono Shanghai (-0,2%)

Le Borse asiatiche si muovono a due velocità, dopo la seduta debole di Wall Street dello scorso venerdì.

I rapporti tra Usa e Cina sembrano distendersi con il passare dei giorni. Ad alimentare il sereno delle ultime settimane ci ha pensato Pechino, che prima del week end ha annunciato di rimuovere per tre mesi i dazi del 25% sulle importazioni di auto made in Usa. Pertanto la nuova misura tariffaria si abbasserà al 15% dal 40% precedentemente in vigore.

I dialoghi tra le parti starebbero ben procedendo e ad allentare le tensioni hanno contribuito sia gli acquisti nella scorsa settimana di soia made in Usa da parte di Pechino, oltre alle indiscrezioni di stampa, secondo cui il governo cinese potrebbe rivedere il suo piano “Made in China 2025”, consentendo un maggiore coinvolgimento delle società americane nell’economia locale.

In Giappone il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,6 per cento. Andamento analogo per il più ampio indice Topix (+0,1%). I listini sono sostenuti dalla sostanziale stabilità dello yen sul dollaro, con il cambio che scende di poco a quota 113,4 (venerdì era 113,5).

Verso la chiusura le Borse della Cina continentale si muovono prevalentemente in territorio negativo, con Shanghai a -0,2% e Shenzhen a -0,8 per cento. Sulla parità la piazza di Hong Kong.

Sul fronte monetario, il governatore della Banca centrale cinese, Yi Gang, ha dichiarato che è necessario un allentamento monetario, data la situazione ribassista dell’economia di Pechino.

Yi ha riferito che terrà sotto controllo gli impatti delle misure dell’istituto centrale cinese, poiché l’andamento dello yuan potrebbe risentire di una politica monetaria troppo accomodante e dei bassi tassi d’interesse.

Infine, il governatore ha comunque assicurato che la banca centrale cinese smorzerà tempestivamente gli impatti negativi, stabilizzando il mercato finanziario in caso di shock esterni. Inoltre, ha promesso che Pechino destinerà maggiori fondi alle più piccole imprese private.

Le altre Borse, dove sono ancora aperte le contrattazioni, poco dopo le 8:00 ora italiana viaggiano contrastate.

L’indice Msci Asia Pacific cede lo 0,1%, mentre l’oro si attesta a 1.237 dollari l’oncia.