Mercati Usa – Avvio in calo, pesano Goldman Sachs e Johnson & Johnson

Niente rimbalzo in apertura a Wall Street, dopo i ribassi registrati venerdì che hanno portato tutti e tre i principali indici americani in fase di correzione per la prima volta dal marzo 2016. Dopo pochi minuti di scambi, i tre indici principali segnano ribassi dello 0,6-0,8%, con il Dow Jones ancora appesantito da Johnson & Johnson.

Le azioni del gruppo farmaceutico cedono un ulteriore 3,2% dopo il crollo del 10% di venerdì in scia alle rivelazioni secondo cui la società sapeva che il suo talco conteneva tracce di amianto.

Sull’indice delle blue chip pesa inoltre il -2,3% di Goldman Sachs, finita nel mirino delle autorità della Malesia nell’ambito dell’indagine sulle operazioni del fondo sovrano malese 1Malaysia Development Bhd (1Mdb).

Da inizio dicembre, mese tradizionalmente favorevole per l’azionario a stelle e strisce, i listini statunitensi hanno registrato perdite di circa 5 punti percentuali, registrando la peggior performance pre-natalizia in quasi trent’anni.

Sui mercati continuano a prevalere l’incertezza per l’evoluzione dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina e i timori legati al rallentamento della crescita globale, con l’attenzione degli operatori che ora si concentra soprattutto sulla riunione della Federal Reserve dei prossimi giorni.

Mercoledì l’istituto centrale americano dovrebbe annunciare un ulteriore rialzo dei tassi di interesse, il quarto del 2018, ma il focus sarà soprattutto su eventuali indicazioni circa il percorso di strette monetarie previsto per il prossimo anno.

Intanto il biglietto verde rifiata parzialmente nei confronti delle altre valute, dopo il rally della scorsa ottava che ha visto la moneta americana registrare la miglior performance settimanale da settembre toccando i massimi di un anno e mezzo.

Il cambio dollaro/yen arretra in area 113, mentre l’euro/dollaro risale a 1,134 nonostante la lettura finale dell’inflazione di novembre dell’Eurozona sia stata ridotta all’1,9% dal +2% della stima preliminare.

Poco mosso invece il comparto obbligazionario, con il rendimento del decennale americano al 2,88% e quello del biennale al 2,73 per cento. Tra le materie prime, infine, in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 60,6 dollari e il Wti (+0,4%) a 51,4 dollari.