Mercati Usa – Prevista apertura ancora in rosso

I futures sull’azionario Usa scambiano in calo dello 0,5-0,6%, preannunciando una partenza debole a Wall Street che dovrebbe proseguire quindi la discesa dopo il peggior inizio dicembre dal 1980.

I principali indici americani hanno archiviato la seduta di venerdì con ribassi nell’ordine dei due punti percentuali, scivolando in fase di correzione per la prima volta dal marzo 2016. L’ultima sessione della scorsa ottava si è chiusa con lo S&P 500 in rosso dell1’,9%, il Dow Jones del 2% e il Nasdaq del 2,3%, mentre il bilancio da inizio mese ha visto i tre principali listini statunitensi perdere circa il 5 per cento.

L’attenzione degli operatori ora si sposterà sul meeting della Federal Reserve in programma nei prossimi giorni, da cui si attendono indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria in un contesto in cui si rafforzano i timori legati al rallentamento della crescita globale.

Dalla riunione del Fomc di due giorni il mercato si aspetta un rialzo dei tassi di interesse, il quarto del 2018, ma il focus sarà concentrato soprattutto su eventuali messaggi rassicuranti sulle prospettive per il prossimo anno.

Dopo i toni più morbidi usati nelle scorse settimane dal chairman Jerome Powell, prende sempre più corpo l’ipotesi che la banca centrale Usa interromperà il suo percorso di strette monetarie nel 2019, in scia ai segnali di rallentamento dell’economia, l’incertezza legata al conflitto commerciale con la Cina e la volatilità dei mercati finanziari.

Per quanto riguarda l’azionario, Goldman Sachs cede circa il 2% nel premarket dopo che la Malesia ha accusato la banca d’affari nell’ambito dell’indagine sulle operazioni del fondo sovrano malese 1Malaysia Development Bhd (1Mdb).

Prima dell’apertura ufficiale delle contrattazioni, infine, prosegue la discesa di Johnson & Johnson dopo il crollo del 10% di venerdì in scia alle rivelazioni secondo cui la società sapeva che il suo talco conteneva tracce di amianto.