Moda – Profondo rosso (-6,5%), ottava da dimenticare per Ovs (-43,2%) dopo i conti

Ottava in rosso per il settore della moda con il rispettivo indice che cede 6,5%. Una performance peggiore di quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di confronto (+0,1%). Segno positivo su Piazza Affari a +0,9 per cento.

Ad interessare il settore un report sul lusso e sulla moda pubblicato da Goldman Sachs che prevede un rallentamento del tasso di crescita del lusso globale nel 2019 dal 7 al 5% (+10% nel 2018 e +6% nel 2020).

Una dinamica che sarà influenzata dalla sempre più crescente vulnerabilità della domanda da turismo, dall’andamento dei tassi di cambio, oltre all’introduzione di nuovi leggi, come quella sull’e-commerce che entrerà in vigore in Cina a partire dal 1° gennaio 2019 e che porteranno a una riduzione del tasso di crescita nel mercato asiatico che si rifletterà poi sull’intero settore.

Affonda Salvatore Ferragamo (-12,5%) dopo le dimissioni del Cfo Ugo Giorcelli e il downgrade degli analisti di Kepler. Una revisione, quella degli analisti, che vedeva l’uscita del Cfo dal gruppo come un ulteriore segnale di un possibile riassetto a livello societario. Dinamica che ha alimentato i rumors su una possibile operazione di M&A sulla maison, poi smentiti nel corso della seduta di venerdì con la nomina di Alessandro Corsi come nuovo Cfo.

Negativa Moncler (-6,5%). Temasek, il fondo sovrano di Singapore, ha deciso di tutelarsi rispetto alla cifra messa sul piatto, pari a 200 milioni, per rilevare una parte del capitale della holding che detiene la quota di riferimento (26,3%) in Moncler strutturando un derivato rispetto all’investimento effettuato nel luglio del 2016.

Profondo rosso per Ovs (-43,2%) dopo aver comunicato i risultati dei 9 mesi 2018, che hanno evidenziato un calo delle vendite e da un peggioramento della gestione operativa.

Nel dettaglio, a livello operativo, l’Ebitda e l’Ebit rettificati sono scesi del 24,6% e del 36,2% attestandosi rispettivamente a 104,1 e 63,2 milioni.

Tra le peggiori delle Small Cap, Stefanel con un ribasso del 17,1 per cento. Il Cda ha deliberato di presentare entro oggi  la domanda di ammissione al  concordato preventivo “con riserva”, al fine di ottenere gli effetti protettivi del patrimonio della società previsti dalla normativa fallimentare.

In coda al comparto Safilo Group (-15,6%).