Chl – Sottoscritto solo il 2,12% delle azioni offerte in opzione

Chl ha comunicato che lo scorso 17 dicembre si è concluso il periodo per l’esercizio dei diritti di opzione relativi all’offerta agli azionisti, avente ad oggetto massime 204,7 milioni di azioni rinvenienti dall’aumento di capitale in opzione per un controvalore massimo di circa 4,1 milioni.

L’offerta è avvenuta nel rapporto di 125 nuove azioni ogni 652 azioni possedute al prezzo unitario di 0,020 euro per ciascuna nuova azione.

Nello specifico sono stati esercitati oltre 22,6 milioni diritti di opzione per la sottoscrizione di 4,3 milioni di nuove azioni, pari al 2,12% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo di 86.840 euro.

Si segnala che che gli azionisti che avevano formalizzato, unilateralmente e non congiuntamente, un impegno irrevocabile per complessivi 1,9 milioni (1,8 milioni al netto degli oneri connessi all’offerta), non hanno adempiuto ai propri obblighi in quanto le tempistiche per lo smobilizzo delle somme da questi accantonate per la sottoscrizione dell’aumento di capitale non sono risultate compatibili con quelle per l’esercizio dei diritti d’opzione.

Tuttavia suddetti azionisti hanno effettuato versamenti in acconto per 293.689,02 euro sugli impegni e riconfermato il loro impegno al versamento della sopra indicata somma. Pertanto, il residuo importo di 1,6 milioni verrà effettuato dagli azionisti entro il prossimo 31 dicembre.

La società evidenzia che tali impegni di sottoscrizione non sono assistiti da garanzia.

Qualora l’Aumento di Capitale in Opzione venisse sottoscritto in misura pari agli impegni di sottoscrizione ricevuti sino alla Data del Prospetto Informativo (al netto degli oneri connessi all’Offertagli impegni corrispondono ad un importo netto di Euro 1,8 milioni), Chl non disporrebbe delle risorse finanziarie necessarie per coprire il residuo fabbisogno finanziario complessivo netto per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto Informativo; conseguentemente, la prospettiva della continuità aziendale dell’Emittente e del Gruppo, sarebbe pregiudicata e la Società dovrebbe far ricorso agli strumenti previsti dalla legislazione concordataria e fallimentare. In tal caso, l’Emittente stima che le disponibilità liquide di Chl si esauriscano al 28 febbraio 2019.

Ove nessuno degli impegni di sottoscrizione venisse adempiuto per la parte residua e dunque per l’importo di euro 1,5 milioni, Chl non disporrebbe delle risorse finanziarie necessarie per far fronte al fabbisogno finanziario complessivo netto per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto Informativo; conseguentemente, in assenza di misure alternative adeguate a consentire la copertura di tale fabbisogno finanziario complessivo netto (che, alla Data del Prospetto Informativo, non sono state rinvenute), la continuità aziendale dell’Emittente e del Gruppo sarebbe pregiudicata. In tal caso Chl stima che le disponibilità liquide del Gruppo si esauriscano al 31 gennaio 2019.

Sono pervenuti versamenti in conto futuro aumento di capitale da parte sia di soci diversi da quelli che hanno formalizzato gli impegni alla sottoscrizione, sia di soggetti terzi, per 152.934,36 euro.

Gli 1.045.043.204 diritti di opzione che non sono stati esercitati, relativi alla sottoscrizione di complessive 200,3 milioni di nuove azioni,  saranno offerti nelle sedute tra il 19 e il 28 dicembre 2018.

Infine si segnala che il titolo Chl, come comunicato da Borsa Italiana, è stato riammesso questa mattina alle negoziazioni.