Conferma dei target al 2018, possibile anticipo del dividendo e ipotesi di un accordo con un altro grande costruttore. Sono questi i punti salienti delle dichiarazioni di Sergio Marchionne al salone dell’auto di Detroit.
Il manager ha infatti confermato tutti gli obiettivi previsti per il 2018, anno in cui dovrebbe firmare il suo ultimo bilancio, sottolineando l’importanza di azzerare il debito e di migliorare la redditività. Il numero uno del Lingotto ha ribadito quelli che considera i tre numeri chiave per il gruppo per quella data, ossia 9 miliardi di utili operativi, cinque miliardi di cassa e 5 miliardi di utili netti adjusted, aprendo inoltre alla possibilità di distribuire un dividendo prima del 2018.
A chi gli ha chiesto se prima di lasciare la guida del gruppo è possibile che realizzi un maxi accordo, Marchionne ha risposto: “non escludo niente. Le cose si cambiano in sei mesi, in sei giorni. Siamo aperti, continuiamo a essere aperti”, aggiungendo che un’ipotetica partnership tra Fca e General Motors potrebbe piacere al neo presidente Donald Trump.
Per quanto riguarda un possibile spin-off di Alfa Romeo e Maserati, infine, il manager ha dichiarato che non è nei piani, mentre sulla cessione di Magneti Marelli ha spiegato che “la domanda è se è essenziale per Fca. La risposta è no”, confermando quindi la possibilità di vendere la società di componentistica.
Intanto il titolo ha perso parte dello smalto della mattinata, quando aveva toccato i massimi da aprile 2015 a 10,26 euro, restando comunque tra i migliori titoli del Ftse Mib con un +1,2%, contro il -1,8% del listino principale.