Nel 2016 la società danese Vestas Wind Systems è stata il primo produttore di turbine eoliche con 8,7 GW installati, corrispondenti al 16,5% della capacità installata aggiuntiva nell’eolico on-shore (sulla terraferma) a livello globale. Lo rende noto un report di Bloomberg New Energy Finance (BNEF).
Al secondo posto si è classificata la statunitense General Electric (GE) con 6,5 GW installati, un valore superiore di 600 MW al dato del 2015. GE ha perso la sua leadership, che deteneva fin dal lontano 2002, nel mercato statunitense (8,4 GW, -1,1% su base annua), dove la società danese ha raggiunto una quota di mercato del 45% con 3,8 GW (31% nel 2015), mentre GE si è fermata al 40% con 3,4 GW (41% del 2015). GE ha comunque esteso la sua presenza in 21 paesi rispetto ai 14 del 2015, mentre Vestas ha progetti commissionati in 35 paesi.
Si segnala che gli USA rappresentano circa ¼ di tutte le installazioni effettuate fino ad oggi da Vestas e quasi i ⅔ di GE.
La cinese Goldwind Science & Technology, leader nel 2015, si è posizionata solo al 3° posto con 6,4 GW, tutti installati in Cina, dove l’anno scorso si è registrato complessivamente un calo del 21% nella potenza addizionale installata nell’eolico on-shore.
Quarta la spagnola Gamesa (3,7 GW), seguita a stretto giro da Enercon (3,5 GW). La fusione della tedesca Siemens Wind Power (2,1 GW) con Gamesa [UTILITY – MAXI M&A NELL’EOLICO: FUSIONE SIEMENS-GAMESA ENTRO IL 1° TRIM. 2017], il cui closing è previsto per quest’anno, permetterà senz’altro alla nuova entità di entrare fra le “big four” nel mercato delle turbine eoliche.