Ottava in frazionale rialzo per il Ftse Mib che resta oltre i 20 mila punti (+0,6%), mentre il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona segna un progresso dell’1,9% facendo meglio del corrispondente indice di comparto europeo (-0,4%). Denaro su Ferragamo (+2,2%), Tod’s (+2,3%) e Ovs (+3%). Geox (+3,6%) e Cucinelli (+2,7%) sui prezzi massimi dell’anno. Vola Stefanel (+53,8%) dopo l’accordo con i fondi per il rilancio societario.
Il Ftse Mib chiude la scorsa ottava con un frazionale rialzo dello 0,6% restando sopra i 20 punti. Più tonico il comparto in esame segna un progresso dell’1,9 per cento, sovraperformando anche l’Euro Stoxx di riferimento, che per contro arretra dello 0,4%.
Inverte la tendenza il titolo Ferragamo che, dopo il down conseguente alla presentazione dei risultati 2016, riprende la corsa e torna sopra i 28 euro guadagnando il 2,2 per cento. Variazione positiva dell’1,3% negli ultimi cinque giorni anche per il titolo Luxottica. Prosegue l’iter di perfezionamento dell’integrazione del gruppo veneto dell’occhialeria con Essilor, con l’approvazione da parte del CdA del colosso francese dell’accordo di conferimento tra Essilor e Delfin. Il management d’oltralpe ha altresì definito l’elenco dei consiglieri che siederanno nel Board della nuova realtà EssilorLuxottica.
Acquisti anche sull’altro titolo dell’occhialeria nazionale, Safilo (+1,3%), nonostante l’annuncio dell’accordo tra Kering Eyewear e Maison Cartier (gruppo Richemont), per la creazione in partnership di una piattaforma per lo sviluppo e la distribuzione mondiale di collezioni eyewear di Cartier.
Scambia ancora sui prezzi massimi dell’anno il titolo Geox allungando ancora il passo e salendo a 2,27 euro (+3,6%), riportando in positivo la performance ytd (+2,9%). Poco mosso il titolo Moncler (+0,5%), mentre incrementano i guadagni Tod’s (+2,3%), e Cucinelli (+2,7%). Il titolo della maison umbra specializzata nel cashmere ha toccato in settimana il prezzo massimo delle ultime 52 settimane a 22,80 euro.
Prosegue il rally di Ovs (+3%), che negli ultimi tre mesi ha guadagnato il 25% circa del proprio valore. La catena del fast fashion ha avviato la conversione di 11 negozi Charles Vögele siti in Slovenia in store Ovs. Alla società veneta guidata da Stefano Beraldo abbiamo dedicato la Lettera all’Investitore di questa settimana (vedi “Ovs – L’execution resta fondamentale in uno scenario complesso”).
Tra le small cap spicca Stefanel, in progresso del 53,8% grazie all’accordo quadro firmato con Attestor Capital e Oxy Capital Italia avente come oggetto un’operazione di ristrutturazione dell’indebitamento, rafforzamento patrimoniale e rilancio dell’azienda.
Ottava euforica anche per il titolo Piquadro, che supera 1,40 euro con un balzo del 15,8% circa. La società ha avviato negli ultimi giorni il progetto Piquadro MyStartup Funding Program, che premierà le migliori idee di business nell’area della tecnologia applicata all’industria della valigeria e dell’accessorio moda.
In luce anche Basicnet (+9,1%), dopo l’approvazione del progetto di bilancio 2016 con ricavi della licenziataria italiana in leggero aumento a 135 milioni (+1%), ma margini e utile netto in calo. Cedola ridotta da 0,1 a 0,06 euro.
Acquisti su Caleffi (+0,9%), che ha presentato i risultati dell’esercizio 2016 chiusi con ricavi e utile in crescita, tornando a distribuire un dividendo pari a 0,02 euro per azione.